Sparatoria di via Nora, indaga l'Antimafia

01 Agosto 2013   09:55  

Passano di mano le indagini relative alla sparatoria verificatasi in via Nora a Pescara lo scorso 11 luglio, in cui fu ferito alle gambe Claudio Di Risio, ex componente della banda Battestini.

E' stato infatti assegnato alla Procura Distrettuale Antimafia dell'Aquila il compito di fare luce sulla gambizzazione dell'uomo, operata dal 32enne Roberto Martelli, ai domiciliari per vicende di droga. L'idea dell'Antimafia é che l'episodio non sia dovuto ai rapporti da tempo cattivi tra Martelli e Di Risio, ma bensì che alla sua radice vi sia il contesto di una vera e propria lotta per il controllo del territorio, che potrebbe quindi implicare un'associazione per delinquere.

In tal senso va dunque interpretata la decisione del pm Antonietta Picardi di fare eseguire perquisizioni nelle abitazioni di parenti e conoscenti di Martelli, che potrebbero essersi occupati di nascondere la pistola.

L'operazione, eseguita dal Nucleo investigativo dei Carabinieri diretto dal capitano Eugenio Stangarone, non ha portato al rinvenimento dell'arma, bensì un chilo di eroina pura presso l'abitazione del 46enne Luigi Sivitilli, nel quartiere di San Donato.

L'uomo, alla vista dei militari, ha immediatamente tentato di disfarsi dell'eroina gettandola dalla finestra, ma sfortunatamente per lui proprio lì sotto era appostato un cane antidroga che ha subito riconosciuto la sostanza. I Carabinieri hanno poi provveduto ad arrestare Sivitilli ed a tradurlo in carcere.

Obiettivo degli inquirenti, ora, sarà stabilire se possa esservi qualche nesso tra la sparatoria di via Nora ed il chilo di droga rinvenuto, che possa costituire un indizio di una lotta tra fazioni opposte di malviventi per il controllo del territorio.

La scoperta, in ogni caso, minaccia di aggravare ulteriormente la posizione di Martelli, già raggiunto da un nuovo avviso di garanzia in carcere disposto dal gip del Tribunale dell’Aquila Giuseppe
Romano Gargarella.


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