Spettacolo e gioco tra Pescara e Asti, in un 2-2 mozzafiato

04 Maggio 2013   09:33  

Finisce pari il primo round tra Pescara e Asti ma i padroni di casa sono andati vicinissimi a compiere l'impresa di infliggere la prima sconfitta alla schiacciasassi della Regular Season. Pronti via e Patias dopo soli 48" fulmina Jukic con una prodezza balistica che chiude una fulminante ripartenza orange.

Gli astigiani insistono mentre i delfini accusano il pressing forsennato degli ospiti. In altri tempi questa partenza sofferta sarebbe costata una sconfitta certa ai pescaresi ma quei tempi sono ormai lontani e i trovano le giuste energie per risalire la corrente. Sono invece i capofila del campionato a pagare la partenza a razzo.

Al minuto quattro Fornari fa partire un missile terra aria che esalta Berardi, è il prologo al pareggio. Nicolodi raccoglie sotto misura un tiro di Fabiano e dopo due tentativi consecutivi ai quali si oppone fortunosamente Il portiere astigiano chiude l'azione con una stoccata caparbia e mortifera.

La palla rimbalza sul palo ed entra, 1-1 e tutto da rifare. Il Pala Rigopiano è una polveriera che esplode deflagrando d'entusiasmo. La partita viaggia sul piano dell'equilibrio, Pescara gioca di collettivo, Asti va invece a fiammate, affidandosi alla qualità del suo roster. Intorno all'ottavo minuto Ivo Jukic sale in cattedra con due parate d'alta scuola.

Dall'altra parte Nicolodi è una spina nel fianco per gli uomini di Tabbia e con le sue tipiche accelerazioni laterali impegna non poco gli arancioni, sfiorando di un niente, al minuto quattordici, il vantaggio. Bernardi ancora una volta mette le ali e devia in angolo strozzando in gola l'urlo di gioia dei duemila presenti. Non bastasse pochi attimi dopo è Jader Fornari ad anticipare di testa il portiere, non riuscendo però a centrare i pali. A questo punto però la condensa umida del Palazzetto taglia fiato e gambe ai giocatori, il ritmo cala di colpo e le squadre badano a non farsi male sino al suono della sirena del riposo.

Le ostilità riprendono in avvio di ripresa. Nicolodi fugge e torna a seminare scompiglio nella difesa ospite. Il numero 21 biancazzurro si materializza e poi all'improvviso come un folletto scompare alla vista del suo marcatore. Ne sa qualcosa Cavinato quando è costretto ad usare le maniere forti per fermarlo, incassando la sanzione di un cartellino giallo.

All'improvviso al 7'15" la gara sembra avere la sua svolta decisiva. Schema da calcio d'angolo, studiato in settimana per sorprendere Asti, con Davì che serve una palla con il contagiri a Canabarro, che si avvita in torsione e calcia al volo non lasciando scampo a Bermardi. Gol spettacolare e la torcida pescarese impazza. Da questo momento il Pescara sciorina il suo calcio più bello. Avrebbe almeno in tre occasioni la palla per chiudere la partita ma per un niente tutte e tre le volte la palla sfiora i legni ed esce.

Asti è stanca ed alcuni suo giocatori accusano i crampi. Non sembra avere il piglio giusto per rimontare e impegna Jukic severamente solo in un paio di volte, trovando in entrambi i casi il portiere croato attento e sicuro. Tabbia non ha scelta e a 4'30" dalla fine gioca la carta della disperazione inserendo Lima come portiere di movimento. Mancano meno di tre minuti alla chiusura quando Fortino inventa il pareggio del 2-2, calciando con tale forza e precisione da non lasciare scampo a Jukic.

Pescara riparte e in un paio di occasioni nel finale avrebbe anche la possibilità di tornare in vantaggio. Bernardi però si esalta anche se a 1'11" dalla fine è costretto a dare forfait a causa di una dolorosa lussazione ad un dito della mano destra. Entra Casassa, che è comunque anche lui bravo e capace di spegnere con una difficile parata l'ultimo disperato tentativo dei padroni di casa.

Applausi finali scroscianti per tutti i biancazzurri da parte di un pubblico che anche in questa occasione si è dimostrato pienamente all'altezza dell'importanza dell'evento. Resta qualche rammarico per l'occasione sciupata, quando ormai un po' tutti avevano assaporato il dolce gusto della vittoria, ma nell'aria non c'è nessuna rassegnazione e al rientro negli spogliatoi non si respira alcuna negatività di sorta.

C'è invece la percezione collettiva di aver dato una risposta chiara ed evidente a tutti gli scettici che non concedevano alcuna possibilità ai biancazzurri e che da questa sera sono stati sfrattati dai rami dove solevano appollaiarsi. Mario Patriarca a fine gara ha ritrovato il sorriso e l'ottimismo dei giorni migliori e dichiara "Io ci credevo e ci credo ancora, il pari certo non mi soddisfa ma sento dentro l'orgoglio di aver visto i miei giocare alla pari con l'invincibile armata di Tabbia. Andremo ad Asti per vincere, non certo rassegnati o con la testa già alle vacanze. Asti dovrà batterci se vuole passare il turno e non sarà facile sottometterci.

Aspettatevi di tutto, perché adesso giochiamo a testa sgombra e in allegria". Anche capitan Dudù Morgado è dello stesso avviso "Alla fine è giusto così ma in pratica questa sera si ê giocato solo il primo tempo è la qualificazione ê ancora pienamente nelle nostre mani. Voglio ringraziare la società a nome mio e dei miei compagni per tutto quello che quotidianamente ci offre per rendere al massimo.

Qui ci sono dirigenti che lavorano sempre per noi e con noi. Se siamo riusciti a risalire la china lo dobbiamo a loro". Appuntamento ad Asti per giovedì prossimo, si riprenderà quindi da dove è finita oggi e non è detto che il cammino dei biancazzurri debba necessariamente interrompersi. Dopo questa partita Il Pescara ci crede più di prima e non ha alcuna voglia di andare in vacanza !

PESCARA-ASTI 2-2 (1-1 p.t.)

PESCARA: Jukic, Leggiero, De Luca, Davì, Schurtz, Dudù, Fornari, Canabarro, Nicolodi, Marcone, Fabiano, Gatto. All. Patriarca

ASTI: Kiko, Lima, Garbin, Celentano, Ramon, Cavinato, Corsini, Vampeta, Fortino, Patias, Casalone, Casassa. All. Tabbia

ARBITRI: Giuseppe Di Gregorio (Enna), Walter Mameli (Cagliari), Gianfranco Di Padova (Termoli) CRONO: Luca Di Stefano (Albano Laziale)

MARCATORI: 0’47’’ Patias (A), 4’45’’ Nicolodi (P) del p.t., 7’11’’ Canabarro (P), 17’06’’ Fortino (A) del s.t.

AMMONITI: Fornari (P), Leggiero (P), Cavinato (A)


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