Spopolano le Strutture "No Children" in Italia, ma le Strutture che lo Offrono sono Fuorilegge

01 Agosto 2015   06:54  

ROMA - "Qui i bambini non possono entrare". La 'no kids' è una tendenza che proviene dagli Usa e che si sta diffondendo a macchia d'olio negli alberghi e nei ristoranti europei, compresi quelli italiani. Non fanno eccezione i paesi scandivani, da sempre invece 'children friendly'.

Insomma, una buona fetta di ristoratori e albergatori che scoraggiano l'ingresso degli under 12, puntando a un target di coppie definite 'childfree', ovvero quelle che non vogliono bambini.

Secondo i dati Ocse, in Italia il 24 per cento delle donne nate nel 1965 non ha avuto figli. Sembra dunque che l'appeal di bimbi paffuti, pannolini e biberon sia in netta discesa. E che le coppie senza figli siano in aumento.

Le strutture 'no kids' registrano spesso il tutto esaurito, segno che c'è una buona fetta di mercato che preferisce rilassarsi lontano dai giochi e dagli schiamazzi dei più piccoli. Ma Barbara Casillo, direttore di Confindustria Alberghi, avverte: "Non è possibile vietare l'ingresso ai bambini, lo proibisce la legge. Un albergatore è tenuto a respingere un cliente soltanto se non ha con sé un documento di identità".


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