Stagione turistica con il segno meno, balneatori preoccupati

''Intervenga Di Dalmazio''

02 Ottobre 2009   12:21  

Servizi in spiaggia giu' del 15 per cento, in calo per la prima volta anche le attivita' di bar e ristoranti che chiudono con -20 per cento. I balnatori abruzzesi fanno i bilanci di una stagione estiva fra le piu' critiche degli ultimi anni, segnata da un calo generalizzato di incassi e un ridimensionamento del volume d'affari comune a tutte le localita' della costa. Ma a preoccupare gli oltre 500 imprenditori balneari, denuncia Fiba-Confesercenti - l'associazione piu' rappresentativa del settore e autrice dell'indagine fra gli operatori - e' anche il precipitare del dibattito attorno al rinnovo delle concessioni ed agli aspetti normativi, che gettano le imprese in una condizione di precarieta'. "Sulle imprese abruzzesi pende la tegola dell'Unione europea, che vorrebbe annullare gli sforzi delle imprese balneari e impedire loro di programmare il futuro e gli investimenti: vorrebbe cioe' eliminare il diritto degli attuali concessionari ad avere la priorita' sul rinnovo delle concessioni demaniali" dice Fiba-Confesercenti, "il che vorrebbe dire mettere fuori gioco centinaia di imprese balneari, di alberghi, di camping, di discoteche che insistono sul territorio demaniale. Nessuna impresa assume o fa investimenti se il suo orizzonte si riduce a pochi anni. Cosi' facendo l'Abruzzo perdera' ogni chance di reggere la concorrenza con altre destinazioni turistiche". Ma a far salire la tensione fra i balneatori abruzzesi c'e' anche il caos che regna fra i Comuni, che interpretano a modo loro le normative sul demanio: "E' necessaria" dice Fiba-Confesercenti "l'adozione di un regolamento unico regionale per la gestione amministrativa del demanio marittimo, che stabilisca regole uniche per tutto l'intero territorio costiero regionale: non e' piu' accettabile il caos di oggi. E al tempo stesso chiediamo alla Regione di rivedere il Piano demaniale marittimo emanando principi generali, evitando la caccia alle streghe che l'attuale Piano sta determinando. Bisogna poi salvaguardare l'esistente legittimamente realizzato, altrimenti vengono disincentivati gli investimenti per l'ammodernamento e l'ampliamento dei servizi, con la ovvia perdita di competitivita' delle nostre imprese". Per quanto riguarda il libero accesso e transito all'interno della concessione, "deve essere garantita al concessionario la liberta' di scelta su dove e come realizzare l'attraversamento. "E' necessario che l'assessore Mauro Di Dalmazio prenda coscienza di quanto sta avvenendo" dice ancora Fiba-Confesercenti "e faccia sentire con forza la volonta' della Regione Abruzzo di difendere le imprese turistiche balneari: come coordinatore nazionale degli assessori al turismo ha voce determinante per difendere le imprese balneari soprattutto dalla tegola Ue, contro la quale il governo nazionale non ha voluto muovere un dito".


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