Stati: mai avuto rapporti con Berlusconi. Ora parlo in Regione

Un fax al centro delle indagini

10 Agosto 2010   09:18  

L'ex assessore Daniela Stati, indagata nell'inchiesta sulla ricostruzione post sisma, chiede ora un consiglio regionale dove parlerà e farà chiarezza.

Nell'interrogatorio a Daniela Stati i giudici hanno voluto chiarire il presunto rapporto diretto con il presidente del consiglio. Rapporto che secondo quanto ricostruito dagli investigatori emerge da una serie di telefonate o conversazioni captate nello studio avezzanese dell'ex assessore regionale.
Nelle conversazioni telefoniche di cui è protagonista la Stati, è ripetutamente nominato Berlusconi. Ma di fronte ai giudici, nel corso dell'interrogatorio di garanzia, l'indagata Daniela Stati ha dichiarato di non avere mai avuto rapporti diretti col premier. 

Gli investigatori invece fanno riferimento ad un fax,  scritto e inviato per chiedere la modifica dell'ordinanza 3805 del 3 settembre 2009 e la sua sostituzione con l'ordinanza 3808 del 15 settembre 2009 al fine di far rientrare tra le società richiamate nell'ordinanza, per i lavori ost terremoto, anche Abruzzo Engineering, la Società che per il 30% fa capo a Sabatino Stornelli, l'uomo Finmeccanica, e che avrebbe dovuto ottenere lavori per un milione e mezzo di euro.

Secondo le indagini il 7 settembre 2009 la Stati fa presente a Giorgio De Matteis di avere interessato direttamente la presidenza del Consiglio dei ministri. E' questa la prima volta che si fa un riferimento a Berlusconi. In un'altra telefonata intercettata, fra la Stati e Carmine Tancredi, il socio di Chiodi, l'ex assessore dice: "Ho chiamato Berlusconi, ho parlato con Marinella, ho scritto... tutto quello che dovevo scrivere a Berlusconi. Spaziante (il funzionario della Protezione civile, ndr) nel frattempo ha fatto finta di non sentire, il presidente Chiodi sapeva tutto".
I magistrati, nell'ordinanza di custodia, evidenziano qualcosa di diverso: "Diretto è il contatto con la segreteria del presidente del consiglio Berlusconi come si evince dalla conversazione intercorsa fra l'assessore e il padre, dalla quale trova conferma la rete di contatti necessari per la modifica dell'ordinanza". Un contatto diretto che ha un'influenza positiva.

Ma è in Regione, in seno all'assemblea dove rappresenta gli elettori, ovvero il Consiglio, che la Stati vuole fare chiarezza. Dopo la richiesta dell'ad di Abruzzo Engineerig, Cari, di indire un consiglio straordinario la Stati concorda in pieno: "lo ritengo non solo giusto ma doveroso per il rispetto dei tanti lavoratori che sono senza stipendio. Come consigliere chiederò di parlare in aula per spiegare anche ai lavoratori, alla dirigenza di Abruzzo Engineering e all'intero consiglio l'operato del mio assessorato nei confronti della suddetta società. Un operato che è sempre stato corretto e trasparente, volto alla tutela dei posti di lavoro in una società in house."


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