Sting accetta la "proposta indecente" dei russi che arrestano le Pussy Riot

19 Agosto 2012   09:56  

Oltre un milione e 400mila euro per due serate oin due feste private di persone strettamente legate a Vladimir Putin.

Sting ha accettato la sua proposta indecente di cantare in feste private per cifre da capogiro alla festa della sorella di Putin organizzata dal magnate della Gazprom Alisher Usmanov e a cui ha partecipato anche Silvio Berlusconi ed altri 149 ospiti selezionatissimi e ricchissimi.

Poi un altro "concerto" al party di Andrei Scoth, altro magnate russo.

Così dopo anni di lotta con Greenpeace e Amnesty International contro tortura e pena di morte Sting, al secolo Gordon Matthew Summer rompe con le cuse sociali e sposa quelle un po' più remunerative!

Tutto questo succede proprio nel mezzo della protesta contro la condanna aspra a due anni di carcere delle Pussy Riot e in uno dei periodi più buoi per la democrazia russa del dopo crollo del blocco Sovietico.

Tanto da spingere anche una star come Madonna a schierarsi per la liberazione delle tre artiste e guadagnarsi gli insulti del vice Presidente Russo che, crediamo, ascolti più volentieri Sting.


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