Strage di Tunisi, una famiglia pescarese salva per caso

"Scampati perché abbiamo optato per visita della città"

19 Marzo 2015   10:24  

Sono ancora grandi lo stupore e, soprattutto, l'orrore per la strage verificatasi ieri presso il museo Bardo di Tunisi, probabilmente riconducibile a terroristi di stampo jihadista e costata la vita a 24 persone, di cui secondo gli ultimissimi riscontri 2 italiani (più altri due connazionali che risulterebbero dispersi).

Tra gli scampati alla strage vi è anche una famiglia di Pescara, quella dell'imprenditore Alessio Terra, titolare di un noto stabilimento balneare sul lungomare del capoluogo adriatico.

Terra era in crociera, insieme a moglie e figli, a bordo della Costa Fascinosa, al pari degli altri turisti contro cui è stato aperto il fuoco. Contattato telefonicamente dal Centro alcune ore dopo l'accaduto, l'uomo ha raccontato ancora comprensibilmente spaventato come lui e la famiglia abbiano evitato di restare coinvolti nella sparatoria: "Eravamo passati davanti al museo circa mezz'ora prima, e solo per puro caso non siamo entrati: la visita è saltata solo perché abbiamo pensato non fosse adatta ai bambini, ed abbiamo optato per fare un giro della città. Non ci siamo resi conto di quanto era successo fin quando non siamo risaliti sulla nave verso le 15:30".

Terra ha di seguito avvertito la famiglia a Pescara per rassicurarla, in attesa che la nave ottenga dalle autorità tunisine il permesso di ripartire alla volta di Maiorca.


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