Stù in piazza a Montorio al Vomano

02 Dicembre 2009   14:57  

Anche quest’anno Montorio Al Vomano ospiterà la manifestazione “Stù in Piazza” organizzata dall’associazione culturale XV del Presidente.

La Manifestazione quest’anno coprirà tutto il mese di Dicembre e da subito sarà protagonista , grazie ai preliminari del torneo di Stù dal 1° sino all’8 dicembre. Subito dopo partirà il 2° grande Torneo di Stù che vedrà impegnati undici locali dai quali usciranno altrettanti finalisti. Questi si contenderanno il titolo di campione nella finale del 26 dicembre con annessa rappresentazione figurata in piazza Orsini.

Non mancherà neanche l’Accademia dello Stù che si sfiderà nel “partitone” del 27 dicembre sempre con l’ausilio della rappresentazione in piazza. Durante tutto il mese anche il gioco enogastronomico nei ristoranti, incontri, convegni e la Casa dello Stù in sala civica con la mostra del nostro affascinante gioco di carte. Inoltre da quast’anno ci sarà il Circo dello Stù luogo dove si potrà giocare all’insegna della serenità tra spettacoli ed animazioni. Tante conferme ma anche tante novità per una manifestazione che anche quest’anno riscalderà l’inverno montoriese.

Una tavolata di giocatori (una società umana); a ognuno una carta (una sorte); a ognuno una possibilità di cambiarla (di mutar destino); ma ognuno è bloccato dinanzi ad un trionfo (è sconfitto dai potenti) e capita di buscare un colpo (di esser puniti); si scoprono le carte e la più bassa (il capro espiatorio) paga per tutti.

In queste poche righe di Saverio Franchi sono sintetizzate l’essenza e la bellezza dello STU’, tipico gioco natalizio che a Montorio al Vomano è radicato nei costumi da tempi immemorabili.

Il successo di questo gioco, di facile apprendimento, è racchiuso proprio nel riconoscimento dei comportamenti vitali di ognuno, fatti di imprevisti, casualità ma anche di opportunità.

La tavolata di giocatori può essere ricondotta alla rappresentazione della società civile, al cui interno è presente tutta l’eterogeneità del genere umano. Ci sono i brutti ceffi, le persone che vivono ai margini della società, rappresentate dalle carte più basse: la Nulla, la Secchia, il Mascherone, il Leone, da cui tutti fuggono. Sono presenti anche le persone facenti parte del ceto medio, riconoscibili nelle carte numerali da I a X, che, se nessuno le disturba, vivono tranquillamente la loro vita nella società civile; nel gioco, se ne starebbero indisturbate in attesa della conclusione della mano, ma, come accade nella realtà di tutti i giorni, possono essere coinvolte in situazioni inaspettate, non volute, e a volte sono costrette a scambiarsi di posto con Nulla, Secchia, Mascherone e Fu.

C’è, infine, la parte della società più benestante e con il controllo del potere economico e politico, rappresentata nel gioco da queste carte:

  • La TAVERNA rappresenta il mondo del commercio: con le contrattazioni insite nelle sue giocate, ottiene vantaggi, ma subisce anche sconfitte, secondo l’andamento del gioco.
  • La GNAF, il gatto che rincorre e cattura la sua preda, ci piace accostarla ad un organo di polizia che colpisce il delinquente e lo insegue fino al suo arresto.
  • La figura del cavallo, il SALTA, è ricorrente in molti altri giochi di carte e movimenta la giocata, creando suspence nella mossa successiva.
  • HAI PIGLIATO BRAGON, il Bum, lo paragoniamo all’uomo forte, di potere, che non lascia spazio al perdono e punisce inesorabilmente.
  • Il CUCCO è il Signore magnanimo che lascia a tutti un’opportunità di salvarsi, senza ricorrere alla punizione immediata.

Tutte le persone presenti nella società (nello STU’ i giocatori) hanno la possibilità di dare una svolta al proprio destino (nel gioco attraverso il passo), a volte con successo (col passo ricevono una carta migliore) altre volte pagando duramente il rischio corso (imbattendosi nei trionfi). Ma, come nella vita, anche lo STU’ offre l’opportunità di  ricominciare da capo per raggiungere lo scopo che  ciascuno si è posto e che nel gioco è il montepremi finale: attraverso la ricompra e, a fine partita se la fortuna assiste gli esclusi, attraverso il rientro di tutti se “s’argod”, ossia se si verica quella particolare situazione per cui tutti i giocatori precedentemente esclusi hanno la possibilità di rientrare in gioco.

Il gioco dello STU’ è semplice. E’ un gioco ad eliminazione in cui ciascun giocatore versa una posta al piatto e ha l’obiettivo di aggiudicarsi il montepremi formato dalla somma delle poste. Ad ogni giro di carte, il possessore della carta peggiore paga pegno, consegnando al mazziere una delle tre pedine in suo possesso. Chi alla fine del gioco rimane in possesso di almeno una pedina si aggiudica lo STU’.

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