Studenti di Avezzano “maestri” di integrazione

28 Novembre 2016   12:36  

Cuore e impegno per abbattere le barriere da parte degli studenti di alcune scuole secondarie di secondo grado di Avezzano che il 25 novembre sono stati protagonisti del convegno dal titolo: “Quello che bisogna sapere sull'immigrazione” che si è tenuto nell'aula magna del liceo statale Benedetto Croce di Avezzano.

Le performance dei ragazzi sono state precedute da un momento di saluto da parte della dirigente scolastica del Croce, Rosella Rodorigo e della Ispettrice Usr Abruzzo, Prof.ssa Antonella Mancaniello in rappresentanza dell’USR Abruzzo.

Gli studenti hanno utilizzato sondaggi, musica, rappresentazioni teatrali e altri lavori per veicolare il loro messaggio di integrazione: “La diversità è un valore, siamo tutti fiori diversi in un giardino”.

I ragazzi del liceo Classico Torlonia hanno aperto la mattinata presentando un excursus storico sui flussi migratori. É stata la volta degli alunni del liceo scientifico Vitruvio-Pollione che hanno presentato uno spettacolo teatrale liberamente tratto dal libro di Erri De Luca dal titolo: “L'ultimo viaggio di Sindbad”.

Illuminante il sondaggio sul fenomeno dell'immigrazione realizzato dall'istituto tecnico-economico G.Galilei che ha avuto come naturale prosecuzione il dibattito con L'Ufficio Migrantes a cura dell'istituto tecnico turistico di Tagliacozzo. Il Liceo artistico Bellisario ha arricchito la mattinata con un video e una estemporanea di pittura.

Di grande impatto la presentazione in power point dei numeri della “vergogna” presentato dai ragazzi del Benedetto Croce. L'evento è stato concluso con la canzone sulla pace e sul coraggio dell'istituto tecnico agrario Serpieri.

Il pomeriggio è proseguito nel segno dell'integrazione con la seconda parte il convegno dedicato al tema che si è tenuto nella stessa sede alla presenza, fra gli altri, del vice presidente del Csm, Giovanni Legnini, del Capo della Polizia di Stato, prefetto Franco Gabrielli, autorità civili e militari. <Noi stiamo lavorando affinché la risposta per i richiedenti asilo sia sempre più tempestiva.

Da ciò dipende anche lo stato di sicurezza del Paese che non può essere lasciato solo - Ha sottolineato Gabrielli – Maggiore sarà la capacità di integrazione, maggiore il livello di sicurezza del Paese>. <Non esiste l'immigrazione, esistono persone. L'unico linguaggio da assumere è quello della testimonianza>, ha aggiunto il vescovo dei Marsi, Monsignor Santoro. Come sottolineato anche dal vice presidente del Csm Giovanni Legnini: <L’accoglienza è scolpita nella nostra Carta Costituzionale, articolo 10 - ha sottolineato – Nei prossimi decenni diminuiranno i cittadini Italiani, sicché i migranti integrati porteranno competenze fresche al Paese e un maggior dinamismo dell’Economia.

Da risolvere tuttavia il problema burocratico legato alle lungaggini per il riconoscimento dello status di rifugiato.

 


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