Studenti in piazza a L'Aquila e Pescara

17 Novembre 2010   18:34  

(interviste di Barbara Bologna - immagini e montaggio Alessandro di Giacomantonio)

Al grido di 'se ignoranti ci volete ribelli ci avrete' oltre mille studenti pescaresi sono scesi in piazza a Pescara per protestare contro i tagli alla scuola e la riforma Gelmini. Un corteo colorato e vivace ha attraversato il centro cittadino per ribadire a gran voce che 'il sapere non e' una merce'. Una delle manifestanti non ha dubbi: 'i soldi ci sono- dice-ma vengono spesi male. Qualche giorno fa - ricorda-hanno stanziato 245 milioni per le scuole private. Non solo, si spendono soldi per gli aerei da guerra e le bombe'. Nel mirino anche il tentativo di 'trasformare la scuola in azienda. Vogliamo - sottolinea Giulia Candeloro- una scuola aperta a tutti e non classista. Ci vogliono ignoranti ma noi invece vogliamo essere formati'.

IL PD E I GIOVANI DEMOCRATICI ADERISCONO ALLA MOBILITAZIONE

Da oltre sessant’anni il 17 novembre è una data di grande valore simbolico per gli studenti: in quella data, infatti, centinaia di studenti cecoslovacchi che si opponevano alla guerra furono arrestati e uccisi dai nazisti nel 1939.Nel 1941 alcuni gruppi di studenti in esilio, gli stessi che avrebbero poi costituito il nucleo dell'International Union of Students, decisero che il 17 novembre sarebbe diventato l'International Students Day, la giornata internazionale di mobilitazione studentesca. Da quel giorno ogni anno in decine di paesi gli studenti si sono mobilitati in ricordo di quel massacro e per rivendicare il diritto di studiare per tutti, e la necessita di costruire un mondo di pace, giustizia, democrazia e libertà. E nel 1973 gli studenti greci del Politecnico di Atene che manifestavano proprio in difesa di questi principi furono massacrati dai carri armati del regime dei Colonnelli. Ed infine il 17 novembre del 1989, ancora in Cecoslovacchia, i carri armati del regime, questa volta comunista, repressero ancora una volta duramente gli studenti che manifestavano.
L’assemblea studentesca internazionale di Bombay nel 2004 ha deciso di ripristinare questa data della memoria e di renderla un momento importante di mobilitazione studentesca.
“Come Giovani Democratici Abruzzesi - dichiara Marco Rapino, segretario regionale dell'organizzazione giovanile del Partito Democratico - insieme a tante sigle del mondo politico e delle associazioni di studenti medi e universitari della Regione, abbiamo aderito alla giornata di mobilitazione e saremo presenti in tutte le piazze d'Abruzzo. E' una giornata importante, ancor più di fronte ai tagli lineari del Ministro Tremonti e al tentativo di “riforma” a costo zero portato avanti dal Ministro Gelmini, che comportano tagli ai trasferimenti alle Regioni che per gli studenti significano riduzione, se non scomparsa di qualsiasi forma di welfare studentesco in una Regione già fanalino di coda in questo settore”.
“Il Partito Democratico - ricorda Emilio Longhi, responsabile Saperi dell'esecutivo Regionale PD Abruzzo - è il prima linea per la difesa del diritto all'istruzione e per il rispetto dell'Articolo 34 della Costituzione Italiana. Per questo riteniamo il ddl Gelmini come un duro attacco alla mobilità sociale e, nonostante gli slogan del Ministro, una ulteriore mancata occasione per una vera valorizzazione del merito. Ribadiamo inoltre il nostro sostegno ai ricercatori, tra le principali vittime del ddl, insieme ai duecentomila precari della scuola, sui quali si è già da tempo abbattuta la scure del ministro dell'Istruzione di quello dell'Economia.”
“Chiediamo inoltre- concludono Longhi e Rapino- al Governo Regionale, in particolar modo all'assessore Gatti, di rendersi conto della situazione del Diritto allo Studio Universitario in Abruzzo. Una situazione non certamente da stato civile, se è vero che dopo il terremoto del 6 aprile, nell'intera Regione non esistono alloggi per studenti e per il corrente anno accademico la quasi totalità degli idonei non risulterà beneficiario di alcuna borsa di studio. Nel contempo, le 3 ADSU regionali sono commissariate da oltre un anno, nella totale indifferenza della Giunta Chiodi e dell'Assessore Gatti.”


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