Stupore L'Aquila: chiesto rinvio a giudizio Ercole Di Nicola. Vicenda Zenuni, contestata la truffa

Chiuse le indagini della Procura del Capoluogo

28 Ottobre 2013   09:11  

Secondo quanto riportato stamane da Il Messaggero a firma di Marcello Ianni, il responsabile dell' area tecnica rossoblù, Ercole Di Nicola, sarebbe stato rinviato a giudizio dalla procura aquilana (pm Fabio Picuti) con la contestazione del reato di truffa. 

Le indagini, condotte dalla sezione di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza, si sono chiuse con la contestazione del reato di truffa per Ercole Di Nicola ed un avvocato torinese, tal Domenico Falanga, che all' epoca curava gli interessi di Zenuni. Chiesta invece l' archiviazione per Antonio Ranucci, all' epoca responsabile della segreteria rossoblù.

I fatti risalgono al 2011 e al tesseramento di un giovane calciatore di nazionalità albanese, Ruis Zenuni, classe '91.

Stando alla ricostruzione delle Fiamme Gialle, il padre del ragazzo avrebbe sborsato la somma di 28 mila euro che l' avvocato Falanga avrebbe recapitato a Di Nicola per pagare vitto, alloggio, trasferte e stipendi del ragazzo, pur di farlo giocare. Ma, nonostante le promesse iniziali, il ragazzo non giocherà mai. Anzi, dietro input della Lega Pro, la vicenda si concluderà con la revoca del tesseramento, a causa della nazionalità extra comunitaria del giovane. E questo senza che, sempre stando alla ricostruzione dell' autorità inquirente, siano state rifondate le somme versate dalla famiglia del ragazzo.

Per questo le indagini preliminari, nel corso delle quali è stato sentito anche l'allora presidente Elio Gizzi (che avrebbe preso le distanze circa gli accordi economici tra la famiglia e gli indagati) si sono concluse con la contestazione del reato di truffa.

Ora, come i tifosi rossoblù si augurano, Di Nicola avrà modo di dimostrare la propria innocenza in giudizio. (red.)


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