Stupro a Catania: Video-Ricatto e Aggressione nei Giardini di Villa Bellini

06 Febbraio 2024   11:59  

L'orrore dello stupro avvenuto nei bagni dei giardini di Villa Bellini a Catania continua a emergere, con nuovi dettagli che svelano una trama ancora più complessa di quanto si pensasse inizialmente. Sette indagati, tutti giovani egiziani, sono al centro delle indagini, con tre di loro già dietro le sbarre su disposizione della Procura.

La vittima, una ragazza di 13 anni, ha raccontato con determinazione l'incubo vissuto: "Tremavo come una bambina, ero terrorizzata". Si scopre ora che sarebbe stato usato anche un video come strumento di ricatto durante l'aggressione.

Secondo quanto riportato, il fidanzato della vittima ha parlato di un video mostrato dai violentatori subito dopo averli circondati. Le immagini, girate pochi istanti prima, ritraevano un momento di intimità tra i due fidanzati. La ragazza ha chiesto che il video fosse cancellato in cambio della loro libertà, ma la richiesta è stata respinta. La determinazione della vittima Nonostante la giovane età, la vittima è stata lucida e collaborativa fin dall'inizio dell'indagine. Ha indicato con precisione solo tre dei sette fermati, gli unici di cui ricordava il volto. "Ero terrorizzata, impanicata", ha raccontato ai carabinieri dopo l'aggressione. La giovane ha avuto il coraggio di liberarsi e chiedere aiuto, sportando denuncia e identificando i suoi violentatori.

La ricostruzione degli inquirenti rivela un attacco organizzato: il gruppo di giovani, composto da individui tra i 15 e i 19 anni, ha sorpreso i due fidanzati all'esterno dei bagni pubblici del parco, costringendoli poi all'interno. Qui la ragazza è stata abusata sessualmente a turno da due minorenni, mentre il resto del branco ha impedito al ragazzo di intervenire. Una sequenza di violenza terribile, resa ancora più inaccettabile dalla presenza di altri complici che hanno assistito senza intervenire.


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