Summit anti-mafia a L'Aquila. Più controlli negli appalti

14 Gennaio 2011   07:55  

Si e' svolto nel pomeriggio di ieri presso la Prefettura dell'Aquila un summit per fissare alcune norme per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose nella ricostruzione pesante, quella delle case gravemente danneggiate dal sisma del 2009 e classificate "E". A convocare l'incontro e' stato il prefetto dell'Aquila, Giovanna Iurato, competente in materia, che ha proposto una bozza di linee guida per prevedere strumenti di controllo negli appalti, spesso milionari, per la ristrutturazione degli alloggi, la cui gestione, demandata ai condomini, e' quindi sancita da affidamenti diretti.

Questo in conseguenza della definizione di 'indennizzo', e non di 'contributo, dei finanziamenti che lo Stato eroghera' per ristrutturare gli alloggi. All'incontro hanno partecipato il Prefetto della Repubblica, Bruno Frattasi, Coordinatore del Comitato di Coordinamento per l'Alta Sorveglianza delle Grandi Opere del Ministero dell'Interno, il procuratore distrettuale antimafia dell'Aquila, Alfredo Rossini, il magistrato Olga Capasso, sostituto della Direzione Nazionale Antimafia distaccato all'Aquila per rinforzare l'organico che lavora alla prevenzione delle eventuali infiltrazioni mafiose.

Con loro erano presenti anche i rappresentanti del pool interforze: Gruppo d'investigazione contro la criminalita' organizzata (Gico) della Guardia di Finanza, i carabinieri del Reparto operativo, gli agenti del Servizio criminalita' organizzata (Sco) della Questura dell'Aquila e gli agenti del Corpo Forestale dello Stato.

L'esigenza di una normativa di controllo sugli appalti privati e' stata espressa da piu' parti, anche dalla stessa Procura distrettuale antimafia aquilana e da altre istituzioni, soprattutto dopo recenti attivita' investigative in cui sono emersi a vario titolo legami di amministratori di condomini e titolari di imprese edili con la criminalita' organizzata: Camorra, Mafia e 'Ndrangheta.

"Noi abbiamo gia' elaborato la terza edizione delle linee guida che sono una norma di rango secondario - ha detto il Prefetto Iurato - che permette di avviare questa attivita' normativa amministrativa di controllo. Oggi e' la prima riunione che facciamo allargata al procuratore e ai magistrati della Dna proprio per elaborare un metodo di lavoro che non sia particolarmente complesso, invasivo. Ci sono tanti problemi - ha aggiunto - come quello logistico perche' bisogna trovare all'interno della stessa Prefettura le risorse dedicate, uno spazio dedicato, questa e' solo la prima fase.

Siamo pronti, siamo attrezzati, psicologicamente e dal punto di vista normativo ad affrontare la situazione, le terze linee guida sono un grosso punto di riferimento su cui faremo leva per avviare l'attivita' che e' la prima volta nella storia che si fa questo intervento, questo controllo sull'attivita' del privato proprio per garantire che questa erogazione pubblica sia finalizzata alle ditte aggiudicatarie e dunque alla ricostruzione. Faremo dei controlli a campione, ci stiamo organizzando per fare un'attivita' seria"


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