Svolta in società, entra il CCC-Acam

L'Aquila Calcio in due mosse: ripescaggio ed Srl

30 Giugno 2010   23:07  

 

Mancano i toni dell' ufficialità, ma in casa L'Aquila il passaggio da ASD a Srl sembra quasi cosa fatta. Un lavoro certosino portato avanti dal presidente Gizzi che, affidato l' aspetto formale a professionisti esperti della materia, ha lavorato in gran segreto per pianificare evoluzione ed allargamento societario grazie all' ingresso di nuovi soci. A grandi linee, il progetto è quello di suddividere le quote della costituenda Srl in trenta pacchetti da 20.000 euro ciascuno. Poco più della metà faranno riferimento al gruppo costituito da Gizzi, Taffo, Nurzia e, novità in questione, da rappresentanti del CCC-Acam, mentre una dozzina di pacchetti (ma stando alle indiscrezioni ne sarebbero stati già acquistati tre o quattro) dovrebbe essere messa in vendita per favorire l' ingresso di altri imprenditori, aquilani e non.

Con sede centrale a Bologna, il CCC-Acam è un consorzio che raggruppa, tra grandi e piccole, 230 cooperative operanti nel settore delle costruzioni, dei trasporti, dei servizi, in quello industriale e dei materiali per le costruzioni. Come opera? Con figura giuridica propria, agendo in piena autonomia per l' assunzione di commesse pubbliche e private, la cui esecuzione viene poi affidata alle cooperative consorziate. Un gigante del settore, con oltre 20.000 addetti, ventuno sedi disseminate sull' intero territorio nazionale e per un giro d'affari annuo superiore ai 5 miliardi di Euro. Opere edili e stradali (passante di Mestre, linea di alta velocità Milano-Bologna, Terminal B Fiumicino), i restauri dei Teatri 'alla Scala' e 'La Fenice' e del Museo degli 'Uffizi' di Firenze, la realizzazione della stadio 'Braglia' di Modena, del centro 'Ikea' di Roma e dell' Università Tor Vergata. Insomma grandi opere ma anche restauri e consolidamenti, identikit perfetto per chi dovesse essere interessato a sbarcare a L'Aquila in ottica ricostruzione, magari con un impegno sociale nello sport e stringendo accordi commerciali con almeno uno degli attuali soci rossoblu. Tra qualche giorno ne sapremo di più.

Ripescaggio. Tutto ciò, è chiaro, a prescindere dalla categoria in cui giocheranno i rossoblu il prossimo anno. Ma intanto L'Aquila la speranza di poter accedere in Seconda Divisione intende coltivarla. Anche e soprattutto alla luce dello sconquasso che si sta verificando in LegaPro, dove una diecina di squadre risultano fallite o non iscritte ed altre la cui posizione potrebbe vacillare in questi giorni sotto il vaglio di Lega e Covisoc. Per questo la società rossoblu ha inviato a Firenze una sorta di preliminare di domanda di ripescaggio, una manifestazione d' intenti con cui si intende informare la Lega della propria volontà di essere ammessi in categoria superiore. Questo come primo passaggio di un iter che si aprirà tra qualche giorno, quando la Lega renderà noto il numero delle società estromesse dai propri campionati e ufficializzerà adempimenti da compiere e modulistica da compilare per i club di serie D che vorranno presentare formale domanda d' ammissione in Seconda Divisione. Primi scogli, la fideiussione base di 200 mila euro più gli ulteriori 200 mila euro per la fideiussione integrativa e la contribuzione a favore della Figc recentemente introdotte dal Consiglio Federale.   

Alessandro Fallocco


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