TASSE: LA RESTITUZIONE INTEGRALE AD AGOSTO E’ ORMAI UNA TRADIZIONE

17 Agosto 2015   13:04  

​Da quando, ormai tre anni fa, esattamente il 18 agosto, si tenne a Roma la riunione plenaria con i Ministeri del Tesoro, del Bilancio e della Coesione Territoriale di una ns. rappresentanza guidata dall’On. Giovanni Lolli, ogni anno, puntualmente tra il 16 ed il 18 agosto, arriva la “mazzata” delle tasse.

​Il sospetto che qualche burocrate cerchi, nel silenzio estivo, di mascherare le gravi colpe dei propri uffici si fa sempre più pressante e poco importa se ad una tale scelleratezza siano legati i destini di una intera comunità.
​Questa volta non ci sono grosse differenze rispetto al passato, ma “solo” dei sensibili peggioramenti dato che, alla solita richiesta dell’UE di una prova tangibile della mancata turbativa della concorrenza lo Stato Italiano, ancora una volta, risponde in modo approssimativo ma sempre inevitabilmente deferente per evitare screzi “pericolosi”.
​Pericolosi per chi? Di sicuro per chi ha commesso l’errore iniziale, gravissimo, di non aver MAI comunicato all’Europa i provvedimenti presi per le calamità naturali succedutesi dal 1990 ad oggi, un fatto questo che potrebbe di certo pregiudicarne la carriera.
​Pericoloso perché dopo le quote latte, la lentezza della giustizia, la situazione carceraria e le altre migliaia di infrazioni registrate (e portate a condanna) una cosa che interessa così poche persone potrebbe essere l’ennesima prova dell’incapacità di un sistema della P.A. al collasso totale.
​Non ci sarebbe nulla di nuovo sotto il sole se non che l’Agenzia delle Entrate, fin ora tenutasi al riparo da ogni azione preventiva, stavolta sembra aver abbracciato la prassi di INPS e INAIL che, già a suo tempo, avevano provveduto a cancellare una legge dello Stato con una circolare interna.
​L’Agenzia sembra volere di più perché da fonti interne sembra che non ci si fermerà al recupero dell’ulteriore 60% abbattuto per le 105 imprese sopra il de minimis ma si procederà al recupero su chiunque (partita IVA) abbia usufruito dell’agevolazione, cioè tutti.
​Anche questa è una strana e deprecabile iniziativa stranamente rapida per uffici universalmente noti per l’elefantiasi che li caratterizza ed è per questo che, stavolta, NON SI DEVONO FARE PRIGIONIERI.
​Noi auspichiamo un’azione comune di tutte le Parti sociali territoriali per giungere all’individuazione dei colpevoli, nomi e cognomi, delle mancate comunicazioni all’UE e, unitamente ai dirigenti regionali dell’Agenzia delle Entrate, di INPS e INAIL, regionali e nazionali, di procedere nei loro confronti in termini di legge chiedendone, alla luce della riforma della P.A., la loro rimozione immediata e il successivo licenziamento.
​Si dovrà inoltre, stavolta senza possibilità di deroga, procedere ad un incontro con il Governo che conduca subito dopo al tanto richiesto appuntamento a Bruxelles dove una delegazione qualificata del ns. territorio affronterà l’argomento senza l’intervento degli inetti funzionari statali che ci hanno condotto a questo punto.
​A ns. avviso questa è l’unica strada possibile per giungere finalmente a risoluzione del problema e non all’ennesimo rinvio.


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