"E' chiaro come la luce del sole che molti Consiglieri regionali non vogliono l'istituzione dell'Ente Lirico Teatro Marrucino di Chieti". Lo dice il capogruppo regionale della Dca, Bruno Di Paolo per il quale "Solo cosi' si puo' spiegare il rinvio della discussione sul parere finanziario, per problemi interni alla maggioranza, nella seduta odierna della prima commissione. Forse sfugge ai consiglieri del centrosinistra come questa sia ormai l'unica soluzione per salvare dal fallimento il Teatro Marrucino e se e' loro intento non impegnarsi contro questa chiusura, devono assumersi in pieno le loro responsabilita'.Quali sono i veri motivi? Si tratta forse di campanilismo da parte di consiglieri di altre zone della Regione che non vogliono destinare i soldi al solo Teatro di Chieti? O c'e' una volonta' politica ancor piu' grande? Se e' vero il primo caso - osserva Di Paolo - siamo di fronte a un paradosso dove si pensa di piu' agli interessi di bottega che alla difesa del territorio regionale e della sua cultura. Se invece vale la seconda ipotesi, cosa ancor piu' grave, il presidente Del Turco e Lamberto Quarta, che si erano esposti in prima persona a garantire il salvataggio del Teatro Marrucino con un impegno forte della Regione, dovrebbero spiegare chiaramente i motivi di tale ripensamento ai lavoratori del Teatro Marrucino e a tutti i cittadini di Chieti e dell'intero Abruzzo. A questo punto, onde evitare la totale bocciatura del Progetto di Legge, sarebbe opportuno suggerisce infine Di Paolo - che l'Amministrazione comunale, con a capo il sindaco Ricci e il senatore Legnini, facesse sentire forte la sua voce di protesta e ricordasse ai suoi colleghi di partito in Consiglio regionale, che stanno osteggiando tale proposta, che l'istituzione dell'Ente Lirico e' l'unica strada per salvare un patrimonio culturale di Chieti e dell'intero Abruzzo quale e' il Teatro Marrucino".