Tagli alla sicurezza, forze di polizia in stato di agitazione

01 Luglio 2010   11:45  

"Oggi i rappresentanti del Comparto Sicurezza sono in tutte le piazze delle città italiane, anche in quella di Teramo, per informarvi dei gravi rischi che sta correndo il Vostro diritto alla sicurezza che l'attuale Governo, considerandolo un costo, vuole tagliare". E' quanto si legge nella nota diffusa dalle sigle sindacali di polizia: Siulp, Sap, Siap-Anfp, Ugl, Coisp.

"La manovra correttiva varata dal Governo, - scrivono - anziché eliminare i tanti sprechi, che pure esistono nella Pubblica Amministrazione, pensa bene di operare un ulteriore taglio orizzontale al diritto alla sicurezza pregiudicando, in modo grave, la funzione di polizia, oltre all'impegno degli uomini e delle donne che, quotidianamente, si sacrificano per garantire la sicurezza pubblica e il contrasto alla criminalità.

Ancora una volta il Governo invece di eliminare gli sprechi come le auto blu, che sono uno status simbol per alcuni politici ed hanno un costo annuo pari a 21 miliardi di euro (quasi l'intero ammontare della manovra correttiva con un costo procapite per ogni cittadino italiano di circa 381 euro l'anno), taglia indiscriminatamente i fondi che obbligheranno alla riduzione delle volanti per il controllo del territorio, la chiusura dei commissariati e delle stazioni dei Carabinieri, i fondi per espellere gli stranieri clandestini.

Inconcepibili tagli agli stipendi dei poliziotti sono poi previsti nell'ordine di migliaia di euro nel prossimo triennio, mentre si salvaguardano i meravigliosi emolumenti ed indennità dei politici e membri del Governo

Le Segreterie Provinciali teramane, delle sigle sindacali sopra evidenziate, in rappresentanza dei poliziotti locali, hanno chiesto una firma ai propri concittadini:

CONTRO:

  • I tagli indiscriminati all'apparato ed agli stipendi (già miseri) di coloro che devono garantire la Vostra sicurezza;

  • Una manovra che colpisce il diritto alla sicurezza invece che tagliare gli sprechi e far pagare le tasse a tutti;

  • La riduzione delle volanti per il controllo del territorio;

  • La chiusura dei Commissariati e delle Stazioni.

PER:

  • Aiutarci ad eliminare gli sprechi;

  • Sostenerci nel mantenere un sistema che garantisca efficacemente la Vostra sicurezza;

  • Per affermare la centralità dello Stato e della pari dignità di ogni cittadino ad avere sicurezza;

  • La razionalizzazione del sistema, come avvenuto in altri Paesi europei affinché con le stesse risorse si possa garantire un risultato migliore.

Il blocco delle assunzioni previsto per i prossimi anni e l'impatto che avrà sul personale, la cui età media è di 47 anni, la mancanza di fondi e l'azzeramento di prospettive che possano migliorare le condizioni di lavoro, la fuga di tanti colleghi per evitare di essere ancor più penalizzati dai tagli sopradetti, creerà un collasso del sistema sicurezza che si riverbererà inevitabilmente sui cittadini e sull'economia del nostro paese.

Il buio che si percepisce all'orizzonte, in termini di programmazione e di abbandono verso le incessanti richieste di maggiore sicurezza purtroppo avrà ripercussioni in tutto il territorio nazionale e non solo, trascurando anche gli inarrestabili sacrifici e successi delle forze dell'ordine per contrastare il crimine.

Teramo non sarà esclusa da queste nefaste influenze ma, addirittura, sarà ancora più colpita in maniera negativa per la scarsissima dotazione organica di personale e mezzi.

In questi giorni, infatti, - si legge ancora nella nota - cominceremo a saggiare alcuni di questi aspetti. Ad esempio vi è da dire che è stata disposta l'apertura del Posto Estivo di Polizia a Martinsicuro, senza che sia stata assolutamente considerata la dotazione di uomini di cui dispone la Questura, ma solo l'aspetto mediatico dell'operazione.

Infatti pur potendosi disporre di alcuni aggregati, appena usciti dai corsi di formazione, i colleghi teramani saranno costretti ad affiancare detto personale per riuscire a garantire le minime condizioni di sicurezza e di conoscenza del territorio, a scapito della funzionalità degli uffici della Questura che saranno di conseguenza sguarniti.

Si pensi, inoltre, che il personale in servizio a Martinsicuro potrà fruire di vitto e alloggio solo grazie al concorso economico, in questo caso, dei comuni rivieraschi.

Questo è un altro chiaro segnale della crisi poiché mai in passato ciò si era verificato, ma l'assurdo è che da una parte si toglie e dall'altra si cerca di far vedere che tutto funziona, arrangiando però per tirare avanti.

Constatiamo poi che nonostante le dichiarazioni pubbliche degli amministratori e politici locali, i quali assicuravano l'arrivo di un cospicuo numero di rinforzi per l'istituzione del predetto Posto di Polizia, nei fatti, anche queste dichiarazioni vengono oggi smentite con l'arrivo solo di otto unità.

Dai medesimi politici avevamo avuto, in passato, ampie assicurazioni sull'istituzione di un Commissariato di Polizia sulla costa. Ma anche qui l'esito è noto a tutti.

Ancora una volta, purtroppo, rileviamo l'inaffidabilità dei politicanti che solo a "chiacchiere" sbandierano maggiore sicurezza per i loro cittadini e vicinanza sulle problematiche degli addetti alla sicurezza, mentre al contrario ci si affida solo allo spirito di sacrificio ed abnegazione degli appartenenti alle Forze dell'Ordine, oramai stufi di essere presi in giro e di dover sopperire alle croniche deficienze del sistema sicurezza e di una politica miope.

Auspichiamo che almeno il Questore di Teramo si adoperi per garantire le dovute condizioni di sicurezza operativa per il personale preposto al Posto di Polizia, senza trascurare le esigenze complessive della Questura, chiamata ancora una volta a sostenere operazioni di facciata che ad avviso degli scriventi non sono sopportabili.

Quello che noi facciamo responsabilmente e con gravosi sacrifici è per il bene del nostro paese, con la speranza che i nostri sforzi non siano vani e possano essere d'esempio a chi ci governa che invece cerca di azzerare il nostro entusiasmo e la nostra dignità.

Noi, uomini e donne delle Forze di Polizia, non vogliamo arrenderci e vi chiediamo di sostenerci perché non c'è libertà senza sicurezza".


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