"Tamara Drew", un fotoromanzo targato Frears

La recensione del film

16 Gennaio 2011   14:23  

Regia: Stephen Frears
Cast: Gemma Arterton, Roger Allam, Bill Camp, Dominic Cooper, Luke Evans, Tamsin Greig, Charlotte Christie, Jessica Barden, John Bett, Josephine Taylor, Bronagh Gallagher, Pippa Haywood, James Naughtie, Josie Taylor, Susan Wooldridge, Amanda Lawrence, Zahra Ahmadi, Cheryl Campbell, Alex Kelly, Emily Bruni, Lola Frears, Tom Allen, Joel Fry, Lois Winstone
Genere: Commedia
Durata: 111 minuti
Voto: OO

Tamara Drewe, una giovane giornalista combattuta tra due amori, fa ritorno alla città natale in Inghilterra, dove la casa in cui ha trascorso l'infanzia è stata messa in vendita dopo la morte della madre. L’adolescente sgraziata di un tempo è però diventata una femme fatale, il che porterà non poco scompiglio nel tranquillo paesino.

Dopo il deludente "Cherì" il regista inglese Stephen Frears torna dietro la macchina da presa per trasportare sul grande schermo la graphic novel di Posy Simmonds con protagonista Tamara Drewe, una affascinante ragazza bene di Londra tornata nella casa di campagna per sconvolgere le vite degli uomini della sua infanzia. La moda di riadattare per il cinema fumettoni romanzati non porta bene al cineasta che, complice una base mediocre, non riesce a trarne niente più di un filmetto rosa.

Presentata come una black comedy dissacrante, questa pellicola si è rivelata poco superiore ad un fotoromanzo. I tradimenti all'inglese del titolo italiano sono praticamente identici a quelli nostrani, ma narrati con maggior eleganza (solo formale). Non una battuta acida, non una situazione sconveniente, il film è piatto come l'ultima produzione di Allen e l'unica sopresa è la giovanissima Jessica Barden (Jody) autentico deus ex machina della vicenda.

Gli attori di contorno sono tutti una spanna sopra alla protagonista, che finisce per sparire nel disordine degli eventi raccontati, rimanendone persino vittima. Il finale vorrebbe essere dissacrante ma finisce per peggiorare ancora di più le cose con un happy ending da classico film romantico. "Notting Hill", a confronto, è un capolavoro. Si dimentica poco dopo la fine dei titoli di coda. Per fortuna.

Francesco Balzano

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