Tangenti nella ricostruzione, bufera sull'assessore Stati

Doni e favori in cambio di aiuti, quattro arresti

02 Agosto 2010   11:29  

"SPECULAVANO SU TERREMOTO", COINVOLTI ASSESSORE REGIONALE, AD DI SELEX ED EX DEPUTATO FI
Un'inchiesta nata dai rifiuti ne ha generato un'altra che, grazie alle intercettazioni, ha portato all'arresto di quattro persone e all'interdizione dell'assessore regionale alla protezione civile e ai rifiuti dell'Abruzzo, Daniela Stati (Pdl), che si è dovuta dimettere. Secondo l'accusa, tutti e cinque - indagati per corruzione - avrebbero agito "al fine di ottenere il vantaggio di essere inseriti nella lista di beneficiari per fatti e atti connessi alla ricostruzione post sisma del 6 aprile 2009". Qualcuno la definisce la "combriccola marsicana" per l'origine dei protagonisti: la Stati, il padre Ezio, il convivente Marco Buzzelli, Vincenzo Angeloni, ex esponente Udeur, poi An e in seguito a Fi di cui fu deputato nella 13/a legislatura (1996-2001), Sabatino Stornelli, ex amministratore delegato di Telespazio e attuale amministratore delegato di Selex service management, società di Finmeccanica. Non si tratta di persone qualsiasi, a cominciare da Ezio Stati: tesoriere e assessore regionale Dc, dal 2000 al 2002 capogruppo regionale di Fi, carica che dovette lasciare perché passò in giudicato una condanna a due anni e quattro mesi per falso, corruzione e turbativa d'asta, reati per i quali era stato arrestato nel 1992 nell'ambito dell'inchiesta sulla realizzazione della discarica comunale di Avezzano (L'Aquila). Uomo forte del centrodestra nella Marsica, il quale nel 2005 mandò alla Regione la figlia che, dopo il ribaltone della tangentopoli, fu eletta e ottenne l'assessorato regionale per il quale lasciò quello comunale ad Avezzano. Angeloni e Stornelli sono legati anche da vicende sportive: il primo, infatti, cedette al secondo la guida della Valle del Giovenco, squadra della Lega pro, fallita nei mesi scorsi. Nel frattempo, però, Stornelli era riuscito ad aggiudicarsi con la Selex i lavori per la messa in sicurezza dello "stadio dei Marsi" di Avezzano. A mettere nei guai queste persone sono stati gli agenti della Mobile di Pescara: indagando sul settore dei rifiuti, tra cui l'ipotesi di realizzare a Lanciano un termovalorizzatore (il piano regionale ne prevede tre, senza specificare dove) - intercettano alcune telefonate in cui compaiono, tra gli altri, la Stati, il padre e Angeloni. Informano, quindi, la Procura dell'Aquila, perché nel capoluogo hanno sede gli assessorati di cui la Stati ha la competenza. Intanto le indagini proseguono e - nonostante magistrati e investigatori siano "abbottonatissimi" perché non escludono ulteriori sviluppi - salta fuori che la "combriccola" operava per trarre vantaggi dal terremoto, come ha detto il procuratore, Alfredo Rossini. Come? Ancora va capito, anche se alcune indiscrezioni fanno entrare nella vicenda la società Abruzzo Engineering (60% Regione, 30% Finmeccanica attraverso Selex, 7,50% Provincia dell'Aquila, 2,5% Provincia di Pescara). A questa società - costituita durante la presidenza di Ottaviano Del Turco e che redasse un prezioso e costoso studio sul rischio sismico, non utilizzato - sarebbero dovuti andare progetti e consulenze legati alla ricostruzione. Nel cda sedeva Stornelli, che poi lasciò il posto a un uomo fidato della sua società. Ma il ruolo di Abruzzo Engineering non sarebbe preminente. Per la Procura si tratterebbe di un "agire" - anche "con doni e utilità" - al fine di "ottenere il vantaggio di essere inseriti tra i beneficiari per la ricostruzione". "L'assunto accusatorio - ha detto Rossini - è sostenuto da uno scrupoloso lavoro di riscontro che non consente lettura dei fatti alternativa a quella proposta al gip", Giuseppe Grieco. La richiesta si è basata "sull'accertamento di favori e utilità ricevute" e vi sarebbero "prove evidenti dei 'doni' e utilità che i privati hanno corrisposto al pubblico ufficiale" (Daniela Stati, ndr). Praticamente, "una delle brutte storie del nostro Paese dove non si applicano le leggi che si fanno", come l'ha definita Rossini. (ANSA)

ARRESTI ABRUZZO; DANIELA STATI RIMANE CONSIGLIERE
L'ex assessore regionale all'Ambiente Daniela Stati rimane consigliere regionale del Pdl; può partecipare e votare nelle sedute del consiglio regionale. La Stati stamani è stata costretta a dimettersi dopo il provvedimento di interdizione dai pubblici uffici emesso dal gip dell'Aquila, su richiesta della procura, nell'ambito dell'inchiesta per corruzione su presunti favori e doni ricevuti per spianare la strada a imprese e amici vicini nella ricostruzione post terremoto. Intanto, è stata smentita la voce - circolata in mattinata anche in ambienti regionali - secondo la quale lo statuto regionale impone un certo numero di donne nella composizione della Giunta. L'art. 46 dello Statuto non ne parla, l'unica limitazione è che "il numero degli assessori esterni non può essere complessivamente superiore al 20% dei componenti la Giunta". La permanenza dell'ex assessore in Consiglio è stata stabilita dal competente ufficio del Consiglio regionale. Secondo i dirigenti di palazzo dell'Emiciclo, "l'interdizione dai pubblici uffici non si applica alle cariche elettive". Sempre stando a fonti del Consiglio regionale, "se il magistrato avesse ritenuto che il ruolo di consigliere regionale avesse rilevanza nelle indagini, avrebbe deciso una misura più pesante, quale gli arresti domiciliari, che alla luce della limitazione della libertà avrebbe impedito lo svolgimento delle funzioni di consigliere regionale". (ANSA)

CARUGNO (PSI), SPOSTARE ASSE CONFRONTO POLITICO
"Dalla vicenda di Ezio e Daniela Stati lo spunto per iniziare a spostare l'asse del confronto politico". Lo afferma il segretario regionale dei Socialisti Abruzzo, Massimo Carugno. "Al di là delle aspetti giudiziari, che non ci interessano sino a che non vi sarà una sentenza definitiva, la vicenda - afferma - è molto preoccupante sotto il profilo politico. E' il sintomo infatti che in Italia, ormai, ogni politico è assoluto padrone dell'orticello che coltiva senza che vi sia, su quello che fa, alcuna forma di controllo ne da parte di un organismo collegiale di governo (giunta regionale, provinciale o comunale che sia) ne da parte di un organo politico di partito. Tutto ciò in spregio e nella totale incuria degli interessi della gente, anche in casi particolarmente drammatici come la vicenda del terremoto dell'Aquila". "Per superare il fallimento totale della Seconda Repubblica potrebbe essere giunto il momento di spostare l'asse del dibattito e del confronto politico non più solo tra forze orientate verso destra o verso sinistra, ma anche distinguendoci tra forze che si ispirano e sostengono questo fallito sistema politico e forze che si ispirano invece alla nuova politica dei partiti, affinché recitino nei parlamenti, o negli organi assembleari, un primario ruolo politico e legiferante, in un quadro di pluralismo politico, condiviso con un paese reale che sia partecipe fino in fondo alle scelte mediante un potere elettorale pieno e assoluto, non compresso né da esagerate e vessatorie soglie di sbarramento, né da limiti di alcun genere nella scelta dei propri rappresentanti, parlamentari, regionali e amministrativi".(ANSA)

CHIODI, SOSTITUZIONE STATI NON SARA'IMMINENTE
Il presidente della Regione, Gianni Chiodi - che ha preso l'interim all'Ambiente, ai Rifiuti e alla Protezione civile - non deciderà a breve il sostituto di Daniela Stati. "Nei prossimi giorni si vedrà il dà farsi per vedere come ragionare sul nuovo assessore", ha detto Chiodi ai suoi collaboratori. Il presidente sentirà il coordinatore regionale del Pdl, il senatore Filippo Piccone, e il vice, il senatore Fabrizio Di Stefano. Ma la corsa all'assessorato è già scattata in particolare nel territorio del comune dell'Aquila da dove si rivendica una posizione. Intanto, gli uffici del consiglio regionale stanno valutando la posizione della Stati come consigliere regionale. Da sottolineare che il capogruppo regionale del Pdl, Gianfranco Giuliante, ha polemizzato nelle passate settimane con Chiodi, proprio perché si determinasse un riequilibrio territoriale nell'assegnazione delle deleghe in Giunta. (ANSA)

PICCONE (PDL) TOTALE SOLIDARIETA' A DANIELA STATI
"Esprimo la più sincera e totale solidarietà al consigliere regionale Daniela Stati ed apprezzo il gesto delle sue dimissioni da assessore che denota senso di responsabilità verso il Pdl ed i nostri elettori". Così il coordinatore regionale del Pdl, Filippo Piccone, in merito ai fatti relativi all'inchiesta su presunti favoritismi nella ricostruzione post terremoto. "Ripongo piena e completa fiducia nell'opera della magistratura ed auspico che nel più breve tempo possibile l'accertamento dei fatti possa addivenire a conclusione, dimostrando la sua estraneità a quanto contestato". Anche il coordinatore provinciale del Pdl, Massimo Verrecchia, riponendo piena fiducia nella magistratura, affinché in tempi brevi la vicenda possa concludersi, esprime solidarietà alla Stati con l'auspicio che possa dimostrare quanto prima la sua estraneità ai fatti che gli vengono contestati. (ANSA)

ROSSINI, UNA DELLE BRUTTE STORIE DEL NOSTRO PAESE
"E' una delle brutte storie del nostro paese dove non si applicano le leggi che si fanno". Lo ha detto il procuratore della repubblica dell'Aquila, Alfredo Rossini, sull'inchiesta per corruzione che ha condotto all'arresto, tra gli altri, dell'ex consigliere regionale di Fi Ezio Stati, e coinvolto la figlia Daniela, assessore regionale all'Ambiente, Rifiuti e Protezione civile, dimessasi dopo la misura cautelare di interdizione dai pubblici uffici. Rossini, che è anche procuratore distrettuale antimafia, in una nota aveva parlato di "favori e utilità ricevuti da Stati e dalle persone a lei vicine per aver compiuto attività contrari ai compiti e ai doversi connessi alla funzione pubblica ricoperta". (ANSA)

Ore 17.04
E' quasi tutta incentrata su intercettazione telefoniche l'inchiesta condotta dal procuratore Rossini. A Daniela Stati, in particolare, viene contestato di aver fatto inserire la societa' Abruzzo Engineering in un'ordinanza del presidente del Consiglio dei Ministri. Alla societa', le cui quote sono per il 60% della Regione, per il 30 di Finmeccanica e per il restante 10% della Provincia dell'Aquila, dovevano essere affidati studi di progettazione per la ricostruzione del post terremoto. Circostanza, pero', che non sarebbe avvenuta. In cambio Stati (Pdl) avrebbe ottenuto delle regalie dall'ex on. Angeloni e da Stornelli che a loro volta, grazie ad Abruzzo Engineering, avrebbero ottenuto lavori per proprie societa' o comunque di amici. Tra i regali anche alcune auto aziendali date all'Avezzano Calcio e un anello di duemila euro che l'ormai ex assessore avrebbe ricevuto per Natale.

Ore 14.50
E' la corruzione nei lavori del post terremoto aquilano del 2009 il reato ipotizzato nei confronti delle quattro persone destinatarie di misure cautelari. Lo si evince da una nota del procuratore capo dell'Aquila Alfredo Rossini. L'inchiesta, dunque, non riguarderebbe, come ipotizzato inizialmente, il termovalorizzatore di Lanciano. Ezio Stati, di Avezzano (L'Aquila), gia' condannato per finanziamento illecito ai partiti, oggi e' un esponente importante del Pdl. La figlia Daniela, che ha intrapreso la strada politica del padre, e' assessore della Regione Abruzzo e stamani ha rimesso le deleghe che aveva (protezione civile, ambiente, rifiuti) al presidente della Regione Gianni Chiodi. Ezio Stati era stato anche tesoriere della Democrazia Cristiana. Oltre agli arrestati e' indagata anche la figlia di Ezio Stati sulla quale pende un provvedimento interdittivo dai pubblici uffici ma prima di ogni misura dovra' essere ascoltata dal gip. Il procuratore Rossini parla di "favori e utilita' ricevuti per aver compiuto attivita' contrari ai compiti e ai doversi connessi alla funzione pubblica ricoperta". Rossini evidenzia anche lo "scrupoloso lavoro di riscontro". Secondo l'accusa "il quadro probatorio che emerge appare incontestabile considerato che vi sono prove evidenti dei 'doni' e delle utilita' che i privati hanno corrisposto al pubblico ufficiale e alle persone a lei vicine al fine di ottenere il vantaggio di essere inseriti nella lista di beneficiari per fatti e atti connessi alla ricostruzione post sisma 2009. Le indagini sono tuttora in corso e allo stato degli atti - ha affermato Rossini - non sono indagati altri soggetti con incarichi rilevanti nell'ambito regionale e della Protezione civile nazionale. Questa vicenda - ha concluso il magistrato - e' una delle brutte storie del nostro povero Paese che non sa applicare le leggi che si e' dato. Le altre persone arrestate sono l'ex deputato di Forza Italia, Vincenzo Angeloni, dentista di Avezzano, il compagno della figlia di Ezio Stati, Marco Buzzelli, e Sabatino Stornelli, ex amministratore delegato di "Selex Service Management", societa' di Finmeccanica, gia' direttore di Telespazio. Lo scorso anno Angeloni cedette la squadra di Calcio della Valle del Giovenco, di cui era presidente, allo stesso Stornelli.

Successivamente si e' appreso che Stornelli, originario di Avezzano, ha avuto l'obbligo di dimora a Roma mentre a Marco Buzzelli sono stati concessi i domiciliari.

Ore 11
La Procura della Repubblica di L'Aquila, all'esito di indagini svolte dalla squadra mobile di Pescara, ha chiesto alcune misure cautelari personali a carico di 5 persone, tra cui l'assessore alla protezione civile e all'ambiente, Daniela Stati, per episodi di corruzione.
La richiesta si è basata sull'accertamento di favori e utilità ricevute per aver compiuto attività contrarie ai compiti e ai doveri connessi alla funzione pubblica ricoperta.
L'assunto accusatorio è sostenuto da uno scrupoloso lavoro di riscontro che non consente lettura dei fatti alternativa a quella proposta al Giudice per le indagini preliminari di L'Aquila. Il quadro probatorio che emerge appare incontestabile considerato che vi sono prove evidenti dei "doni" e delle utilità che i privati hanno corrisposto al pubblico ufficiale e alle persone a lei vicine, al fine di ottenere il vantaggio di essere inseriti nella lista di beneficiari, per fatti e atti connessi alla ricostruzione post sisma del 6 aprile 2009.
Le indagine sono tuttora in corso e allo stato degli atti non sono indagati altri soggetti con incarichi rilevanti nell'ambito regionale e della protezione civile nazionale.
La Procura della Repubblica ha chiesto misure cautelari diversificate a seconda delle posizioni, dei ruoli e e delle evidenze probatorie, sia per il buon preseguimento delle indagini sia per la proporzionalità dell'intervento giudiziario a garanzia degli stessi indagati.


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