Tangenti nella ricostruzione, istanza archiviazione per Stati e gli altri

27 Marzo 2012   19:02  

"E' stata accolta dal Gup del Tribunale di L'Aquila, Romano Gargarella, l'eccezione di incompetenza territoriale avanzata dagli Avvocati Roberto Verdecchia e Alfredo Iacone, difensori di Daniela Stati, di suo marito, Marco Buzzelli, e suo padre, Ezio Stati, coinvolti in un complesso procedimento che li vede indagati del reato di corruzione unitamente ad altri coindagati, ovvero Vincenzo Angeloni e Stornelli Sabatino, difesi dagli Avvocati Antonio Milo e Vincenzo Scordamaglia". Lo affermano in una nota gli stessi avvocati del Foro di Avezzano (L'Aquila).

"La vicenda gia' nota alla cronaca - hanno aggiunto - risalirebbe agli anni 2008-2009, periodo in cui, secondo gli organi inquirenti, la famiglia Stati , ed in particolare daniela Stati, la quale durante l'anno 2009 fino all'agosto del 2010 ricopriva la carica di assessore alla Regione Abruzzo con delega all'ambiente, avrebbe percepito utilita' e regalie da Angeoloni e Stornelli che secondo la pubblica accusa aveva un collegamento finalizzato all'ipotesi corruttiva, mentre di contro le presunte regalie erano da ricondursi ad aspetti collegati con la societa' sportiva Valle del Giovenco- Avezzano". 

"Ci sarebbe da domandarsi - hanno detto sempre i tre avvocati - cosa di diverso poteva essere emerso dopo l'applicazione delle custodie cautelari in carcere e ai domiciliari per gli indagati visto che le successive indagini effettuate dalla Procura dell'Aquila, non hanno fatto altro che far emergere la perfetta leceita' e normalita' nei conti correnti degli indagati sopra citati e che giammai la Stati Daniela nella sua qualita' di ex Assessore Regionale all'Ambiente poteva incidere per le modifiche in relazione alle Ordinanze della Presidenza del Consiglio dei Ministri, visto che le stesse furono firmate dall'allora premier Onorevole Silvio Berlusconi e cio' in relazione all'attribuzione in favore della compartecipata Regionale Abruzzo Engineering Spa di svariati lavori finalizzati alla ricostruzione a seguito del terremoto dell'Aquila.

Il processo - hanno concluso gli avvocati - ripartira' da capo davanti al Giudice naturale, vista la trasmissione degli atti al Pm presso sede di Avezzano, dove i difensori degli Stati e Buzzelli, chiederanno a breve l'interrogatorio dei loro assistiti ed avanzeranno la relativa richiesta di archiviazione per infondatezza della notizia di reato con relativa memoria difensiva suffragrata da atti e documenti gia' in loro possesso che dimostrano la completa estraneita' ai fatti dei loro assistiti". 


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