Tangenti nella ricostruzione, le reazioni politiche

02 Agosto 2010   18:33  

Totale solidarietà all'assessore Daniela Stati, dimessasi in mattinata dopo essere stata raggiunta da un provvedimento interdittivo dai pubblici uffici nell'ambito dell'inchiesta su presunti episodi di corruzione legati alla ricostruzione post terremoto, è stata espressa dal presidente della Regione Chiodi e dall'intera giunta.

Governatore e assessori si dicono convinti che l'accertamento dei fatti dimostrerà l'estraneità della Stati a quanto contestato.

La vicenda offre il destro alle opposizioni di centrosinistra.

“Sulla ricostruzione è necessario voltare pagina per sgombrare il campo da sospetti e dubbi che si annidano sempre di più settimana dopo settimana” dice Silvio Paolucci, segretario regionale del Partito Democratico. “Chiodi apra una nuova fase basata sulla partecipazione” dice il Pd che chiederà la convocazione di una seduta straordinaria del Consiglio regionale.

A chiedere che il presidente della Regione riferisca all'Assemblea, domani stesso, sono invece l'Italia dei Valori e Rifondazione comunista.

“Nella nostra regione l'emergenza morale non è finita”, dichiara il senatore Alfonso Mascitelli. “Questo centrodestra, presentatosi come una novità – aggiunge il coordinatore regionale dell'Italia dei Valori – in realtà non è altro che la prosecuzione diretta e indiretta del vecchio sistema di gestione del potere, collaudato dal trio Aracu-Domenici-Masciarelli”.

Maurizio Acerbo, nel ripercorrere la storia di Ezio Stati, che già condannato ha avviato all'attività politica la propria figlia, parla del “paradosso di un bipolarismo in cui si passa costantemente dalla padella alla brace” e aggiunge: “oltre alle cricche nazionali dobbiamo prendere atto che sono operative anche cordate a carattere locale”.

(MS)


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