Taormina conferma l'intreccio fra politica e affari in Abruzzo

L'inchiesta dell'Espresso che coinvolge il Pdl

07 Agosto 2009   11:56  

Primo Di Nicola firma l'inchiesta dell'Espresso di questa settimana sulle grane giudiziarie di Fabrizio Cicchitto, uno dei leader nazionali del Pdl, che sembrano coinvolgere anche l'abruzzese Filippo Piccone, senatore e coordinatore regionale del partito, tirato in ballo a sua volta da Sabatino Aracu, anzi dalla sua ex moglie, che ha seguito della separazione dal marito ha stilato un memoriale consegnato direttamente al procuratore pescarese Trifuoggi. Per leggere l'articolo di Di Nicola clicca qui.

TAORMINA: TUTTO VERO QUELLO CHE SCRIVE L'ESPRESSO

"Io sono stato ascoltato lo scorso anno dalla Procura di Pescara perche' era emersa la notizia che io fossi in possesso di un dossier nel quale si facevano i conti delle tangenti pagate nella Regione. Quella notizia era ed e' vera". Lo ha detto l'avvocato Carlo Taormina, intervistato da Radio Radicale sulla inchiesta abruzzese e le rivelazioni del settimanale L'Espresso. "Io conservo gelosamente il dossier (non nel mio studio, per cui se come al solito accade qualche servizio segreto lo cerca questa volta rimarrebbe deluso). Il dossier e' fatto di cifre, di nomi, di cognomi, politici e non politici. Parlando del fatto piuttosto che delle persone dico che tutti i fatti - non so se a Cicchitto siano andati o no dei soldi, e con questo chiarisco che non voglio dire che insinuo che a lui siano andati - il fenomeno e' totalmente vero. Si parlava di milioni di Euro, confermo che si parla di milioni di Euro", ha aggiunto Taormina. "Al di la' di Cicchitto le notizie pubblicate oggi da L'Espresso sono perfettamente corrispondenti a verita'", ha aggiunto Taormina. "Aggiungo che di queste cose - dal punto di vista della loro oggettivita' - io, quando ne venni a conoscenza, parlai con precisione all'attuale Presidente del Consiglio Berlusconi, che dunque era a conoscenza delle situazione ambigue e anomale che si stavano da tempo gestendo in Abruzzo tra "Neve Azzurra" e quant'altro", ha concluso Taormina.

LA DIFESA DI BONDI

"A riprova del fatto che le insinuazioni sollevate dall'ennesima campagna di stampa scandalistica del gruppo editoriale L'Espresso-Repubblica sono infondate e assolutamente inattendibili, ricordo che l'On. Aracu, pur avendo ben operato, venne avvicendato alla guida del Coordinamento Regionale di Forza Italia dell'Abruzzo proprio dall'On Fabrizio Cicchitto e dal sottoscritto, prima con l'On. Paola Pelino, poi con il Sen. Andrea Pastore, per una volonta' di rinnovamento che ha caratterizzato la nostra gestione di Forza Italia". Lo dice il Coordinatore nazionale del Pdl, Sandro Bondi.

...E QUELLA DI DI VIRGILIO

'Desidero esprimere la piu' completa solidarieta' e stima al Presidente Fabrizio Cicchitto che ingiustamente e calunniosamente sarebbe stato coinvolto in alcuni illeciti nel mondo della sanita' della regione Abruzzo'. Lo dice Domenico Di Virgilio, vice presidente del gruppo parlamentare de Il Popolo della Liberta' alla Camera. 'L'On. Cicchitto e' uomo di alto spessore morale ma soprattutto di provata correttezza politica - prosegue Di Virgilio -; non so quale disegno si nasconda dietro a questa incresciosa vicenda ma so per certo che il Presidente Cicchitto non merita davvero un simile vergognoso attacco.' 'Come parlamentare e come uomo - conclude Di Virgilio - auspico che la magistratura faccia chiarezza e che la verita' abbia la meglio sulla menzogna, e dico al mio presidente Cicchitto che gli sono vicino e che lo sostegno con tanta amicizia'.

LA REPLICA DI PICCONE

"Apprendo dall'Espresso che nel 2006 avrei consegnato all'onorevole Sabatino Aracu, nella sua veste di coordinatore regionale di Forza Italia, la cifra di 600mila euro per essere candidato al Senato". Lo dichiara il senatore Filippo Piccone, coordinatore regionale del PdL in Abruzzo. "Chi ha inventato questa corbelleria - a quale scopo non e' dato ancora capire, ma lo approfondiremo - avrebbe potuto quantomeno mantenere il senso delle proporzioni per rendere minimamente verosimili le sue calunnie. Credo infatti che per 600mila euro molti senatori sarebbero disposti a cedere il proprio seggio a Palazzo Madama! Battute a parte, per evitare di incorrere in un infortunio del quale saranno chiamati a rispondere nelle sedi competenti, all'Espresso e all'incauta 'testimone' della Procura di Pescara sarebbe stato sufficiente fare una banale verifica: la mia prima candidatura al Senato risale al 2006, l'onorevole Sabatino Aracu dall'estate del 2005 gia' non era piu' coordinatore di Forza Italia. Tanto basti - conclude Piccone - a rendere l'idea della credibilita' di tali insinuazioni".


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