Tasi, all'Aquila è giallo: pagamento previsto anche per case provvisorie ed inagibili

De Santis: "Tenteremo di far esentare case danneggiate"

16 Ottobre 2014   10:23  

Il pagamento della Tasi, la nuoa tassa sui servizi indivisibili, sta creando praticamente ovunque grattacapi non da poco ad amministrazioni e residenti, ma forse nessun Comune ha le stesse problematiche dell'Aquila.

Il capoluogo abruzzese, infatti, si trova a dover fronteggiare questioni che sono di fatto effetti collaterali del sisma che si abbattè sulla città il 6 aprile 2009. Il versamento del primo acconto, la cui aliquota è stata fissata al 2 per mille sul valore catastale, riguarda tutti i proprietari di una prima casa, mentre in caso di appartamento affittato il 30% deve essere versato dall'affittuario ed il restante 70% dal proprietario.

Dovranno versare l'acconto Tasi anche coloro che sono assegnatari di alloggi del Progetto Case o dei Map (cui spetta comunque una copertura del 30% sul totale) o quanti risiedono in manufatti provvisori realizzati all'indomani del sisma e non ancora accatastati (per il pagamento si dovrà dunque fare riferimento ad un valore presunto, calcolato sulla base della zona di ubicazione).

L'aspetto per certi versi più paradossale, tuttavia, riguarda i proprietari di case ancora inagibili, per cui dovrà essere pagato il 50% della Tasi. Riguardo quest'ultimo aspetto, l'assessore al Bilancio Lelio De Santis ha comunque assicurato che "faremo in ogni caso slittare il pagamento dell'acconto per tale categoria al 16 dicembre, ma al tempo stesso cercheremo di ottenere dal governo che tale norma sia rivista e si proceda dunque alla detassazione delle abitazioni danneggiate. Quanto al Progetto case ed al Map, abbiamo applicato una norma nazionale e tenteremo di arginare il fenomeno dell'evasione".


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