Tasse arretrate sospese nel cratere: la Cgil chiama alla mobilitazione

29 Ottobre 2011   14:13  

Comunicato stampa della Cgil.

'' La tredicesima e mezzo stipendio. Tanto uscirà entro dicembre delle tasche dei lavoratori e dei pensionati se il governo non manterrà la promessa di prorogare la restituzione delle tasse non pagate dopo il terremoto e di abbattere l'importo da restituire.

Nel frattempo, già oggi, a causa dei ritardi e dell'incertezza riguardanti gli eventuali provvedimenti, alcune aziende hanno già effettuato le prime trattenute sugli stipendi dei dipendenti, mentre tutte le altre imprese e tutti gli enti hanno predisposto gli atti necessari a recuperare l'intera somme già nel mese di novembre.

Un lavoratore con uno stipendio netto di 1400 euro e senza carico familiare, per andare sul concreto, dovrà restituire 1313 euro di sola Irpef (con moglie e due figli a carico 1245 euro), cui vanno aggiunti circa 500 euro di contribuiti Inps che lo stesso lavoratore dovrà ridare all'istituto previdenziale. Per questo diciamo che un singolo stipendio non basterà: ci vorranno appunto l'intera tredicesima e metà dello stipendio.

Sempre che la retribuzione una persona ce l'abbia ancora, perché gli aquilani che nel frattempo hanno perso il lavoro dovranno lo stesso restituire le tasse e i contributi sospesi.

Un salasso che colpirà non soltanto i lavoratori ma anche le imprese, che dovranno restituire, oltre all'Irpef, anche i contributi Inps sospesi e a carico delle aziende, nonché l'Irap.

Se tutto ciò dovesse realmente accadere, entro la fine dell'anno i consumi subirebbero un vero e proprio tracollo (con le evidenti ripercussioni sulle attività commerciali), mentre le imprese avrebbero un doppio colpo: sia sul versante delle liquidità da restituite in tasse, sia per un ulteriore riduzione delle vendite e della produzione.

Nei mesi scorsi il governo nazionale e la giunta regionale hanno garantito gli interventi necessari a prorogare la restituzione delle tasse e ad abbattere l'importo dovuto. Il tempo che ci resta sono soltanto pochi giorni e poche ore.

Le promesse non bastano più: in mancanza di certezze e di provvedimenti immediati, la Cgil chiederà a tutte le forze sociali e produttive, nonché alle istituzioni locali, la mobilitazione generale contro i soggetti istituzionali che hanno il dovere di mantenere gli impegni e dare le necessarie garanzie al territorio.

In questa città ogni pur modesto risultato si è ottenuto soltanto grazie alla mobilitazione dei cittadini e non per gentile concessione di qualche potente. In questo paese si viaggia molto più velocemente quando si tratta di approvare condoni e concordati fiscali a favore degli evasori e dei soliti noti''

Il segretario generale Cgil L'Aquila

UMBERTO TRASATTI


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