Tasse, doccia fredda su L'Aquila. Scatta la mobilitazione

18 Dicembre 2009   15:19  

È calato il gelo su L'Aquila e sulle zone colpite dal terremoto ieri dopo la diffusione della notizia che la proroga del periodo di sospensione del pagamento delle tasse ci sarà sì – al 30 settembre 2010 - ma non riguarderà tutti indistintamente.

Il provvedimento, che sarà contenuto nel decreto cosiddetto Milleproroghe, non riguarderà lavoratori dipendenti, pensionati e cassintegrati, ma solo gli autonomi, i titolari di partita iva, gli imprenditori.

Fra questi ultimi, quelli che beneficieranno della proroga della sospensione sono quelli che hanno un fatturato che non supera i 200mila euro; ma secondo la stima dei commercialisti a malapena il 20% delle imprese aquilane rientrerebbe in questo parametro.

Si tratta ancora di una bozza, anche se con limitatissimi margini di correzione, ma non ci è voluto molto per scatenare la protesta di amministratori, parlamentari e categorie produttive.

Ventiquattro ore di silenzio da parte del presidente della Regione Chiodi, che nei giorni scorsi aveva espresso massima fiducia e apprezzamento nell'operato di Palazzo Chigi.

La presidente della Provincia Pezzopane ha subito chiamato a raccolta cittadini, sindacati e associazioni di categoria oggi pomeriggio per un'assemblea che si annuncia molto partecipata.

“Il governo ha smentito Chiodi” attacca intanto Carlo Costantini.

Stamattina anche infuocata conferenza stampa di Giorgio De Matteis. Dal vice presidente del Consiglio regionale accuse frontali al capo della Protezione civile Bertolaso e al ministro Tremonti.

Marco Signori

 


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