Teate basket: a Verona si doveva vincere e si è vinto

di Nando Marinucci

12 Gennaio 2009   09:16  

Incredibile davvero. Sembrava una partita persa, sin dall’inizio. Contro un Verona così attrezzato, così spietato, così ben messo in campo, con una difesa arcigna che non lascia scampo, un attacco fantastico che inventa e castiga con lo sgusciante Gueye e le inesorabili colonne di Nobile e Soave, con una mitica guida tecnica dal nome inconfondibile di Filippo Faina; contro una squadra così, apparsa da subito quadrata e fortissima in ogni reparto, non c’era proprio speranza per nessuno, figuriamoci per gli stressati biancorossi: sempre in infermeria, al freddo di un Paltricalle carente, con una classifica mortificante e sotto esame continuo. Le furie invece, sempre lì, sul collo dell’avversario; senza sosta a rintuzzare, con Radovanovic e Peruzzo costretti agli straordinari sottoplancia ed un Gottini stratosferico in ogni luogo. Un gioco duro, un gioco asfissiante, a volte anche disgustoso ma sempre vivace e carico d’agonismo. Per certi versi una partita anche salutare, per un pubblico esperto ed esigente, che spera, che sogna, che brama vittorie e bel gioco. Un pubblico che esce dal Paltricalle libero e soddisfatto per un risultato più che giusto: Teate Chieti 84 – Tezenis Verona 79, e dopo un evitabile e snervante over time, per un arbitraggio senza parole. Vittoria dunque salutare per tutto il mondo del basket teatino, che inizia l’anno con il piede giusto. Una Teate Basket che parte bene ma che spera di poter cominciare a rivedere sul parquet uomini fondamentali ed indispensabili come Bagnoli già dal prossimo impegno di Bassano. I sogni più belli senza stress e senza smisurate fatiche.

Nando Marinucci


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