Tensione a L'aquila, entusiasmo a Chieti

Emozioni in serie D

12 Maggio 2010   11:22  

Il mondo del calcio è un modo crudele e spietato. Una serie determinata di eventi e risultati può portare dalla gioia sfrenata alla contestazione nel giro di pochi giorni. In questo gioco degli equilibri, gli animi si surriscaldano in un attimo e basta poco per trovarsi da un lato o dall'altro della barricata.

Il tifoso difficilmente riesce a controllare le proprie emozioni che possono manifestarsi in maniera estrema sia nella festa che nella tristezza.

Questa dicotomia emotiva è evidentissima in ciò che sta accadendo a Chieti e L'Aquila.

L'entusiasmo chietino è alle stelle. Tutta la città è in trepidante attesa della partita di domenica a Montecchio. L'allenatore chietino Vinvenzo Vivarini avverte la squadra: "Dobbiamo mantenere alta la tensione, nessuno pensi che a Montecchio andremo a fare una scampagnata".

Poi, ovviamente, arriva l'invito alla tifoseria: "Voglio uno stadio tutto neroverde che tiferà Chieti e sono convinto che sarà così. Vogliamo condividere l'ultimo atto di una stagione speciale con tutti i nostri straordinari tifosi ma guai a pensare di aver già in tasca la vittoria del campionato. Insomma prima sudiamo e poi...".

A Montecchio sono stati messi a disposizione degli ospiti 1500 tagliandi, che probabilmente saranno tutti venduti nelle prossime ore.

Adesso spostiamoci di circa 100 km e arriviamo a L'Aquila. Anzi spostiamoci di soli 3 punti in classifica.

Le scene sono leggermente differenti. Le dure contestazioni ai danni della squadra domenica scorsa a Bojano hanno fatto indignare la società che ha deciso di diramare un comunicato in propria difesa.

I dirigenti rossoblù hanno tenuto a ricordare a tutta la popolazione aquilana ed ai tifosi aquilani da dove sono partiti all’inizio di questa stagione e, soprattutto, in quali condizioni difficili e precarie si è dovuto lavorare. La socità aquilana, ammette di essere amareggiata per i molti punti persi per strada, ma dichiara anche di essere indignata per le offese, gli insulti, gli sputi e le minacce subite nelle ultime settimane.

Dopo aver ringraziato tutti i giocatori, viene annunciato il silenzio stampa della squadra rossoblù, dando al solo Elio Gizzi la possibilità di rilasciare dichiarazioni. Il comunicato termina con un perentorio "pretendiamo rispetto!".

In questo clima ci si avvicina all'ultima decisiva giornata di campionato e la tensione che si sta creando non sembra destinata a scemare.


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