Teramo: atto vandalico al monumento per i partigiani

appesa una croce celtica

10 Gennaio 2012   12:17  

La corona d’alloro sotto la lapide dedicata alla memoria di Ercole Vincenzo Orsini fatta in mille pezzi e un manifesto nero con una grande croce celtica sopra e la minacciosa scritta “Presente” sotto, appeso pochi metri più in là.

Questa è l'ultima azione di gruppi eversivi di estrema destra, troppo spesso sottovalutati e pericolosamente sempre presenti nelle piazze. Come se non bastasse il vergognoso atto, la memoria del partigiano è stata infangata una seconda volta dal fastidioso silenzio comunale e provinciale, tanto indaffarati da non riuscire a spendere una parola per condannare l'accaduto.

E' stata l'Anpi, associazione nazionale partigiani italiani, a denunciare l'accaduto in questura e a cercare quantomeno di smuovere le istituzioni a prendere una posizione chiara a riguardo.

Mentre qualcuno, forse, a Teramo cercherà di far luce sull'accaduto, vorrei porre una domanda. Per quale motivo, quando in una manifestazione di normali cittadini si “esagera” insultando o attaccando fisicamente o moralmente un politico, tutte le forze parlamentari si affannano nella corsa alla condanna senza se e senza ma, invece, quando un gruppo eversivo dalle chiare ispirazioni fasciste attacca dei reali combattenti per la libertà di tutti, nessuno sente il dovere di punire i delinquenti?

Matteo De Santis

L'IDV: BRUCCHI E CATARRA CONDANNINO IL GESTO

"Invitiamo il Sindaco Brucchi ed il Presidente della Provincia Catarra a condannare pubblicamente l'attentato alla lapide dei partigiani in Via Paladini a Teramo". Lo dichiara Cesare D'Alessandro, vice capogruppo IdV al Consiglio regionale, dopo la denuncia dell'Anpi di Teramo. "L'azione che ha oltraggiato la corona alla memoria del partigiano Orsini - continua D'Alessandro - non puo' essere considerata alla stregua di una ragazzata, perche' e' di una enorme gravita' ed e' un campanello d'allarme, non il primo a dire la verita', sulla necessita' di rafforzare ulteriormente la memoria storica della citta' teramana. I valori della Resistenza e lo spessore etico e morale dei nostri padri repubblicani, che hanno dato la vita per i principi di liberta' di cui godiamo oggi, devono essere ricordati e coltivati in ogni momento, soprattutto dagli amministratori locali ai quali chiediamo a gran voce un intervento pubblico". "Questi episodi - conclude l'esponente dell'IdV - infatti, danneggiano tutta la comunita' teramana, che, per storia e per cultura, e' fortemente legata alla Resistenza ed ai suoi protagonisti".


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