Teramo, l'importanza di saper soffrire

17 Novembre 2013   12:04  

Almeno per una settimana, Il Teramo sarà la capolista del girone B di Seconda Divisione, per quanto pur vincendo 3-1 contro l'Aprilia non si può certo dire abbia disputato una delle migliori partite in stagione.

Contro i laziali, compagine palesemente indebolita rispetto all'anno ecorso, ed alle prese con una evidente crisi di risultati, per di più presentatasi a Piano d'Accio largamente rimaneggiata e priva di numerosi uomini chiave (su tutti Amadio, cercato con insistenza la scorsa estate dai biancorossi), gli uomini di Vincenzo Vivarini (fresco ex tecnico biancoblù) al contrario hanno forse sofferto più del dovuto per portare a casa il bottino pieno.

Il 2-0 maturato nei primi 20 minuti, frutto delle reti di Bernardo (sempre più uomo chiave) e dell'altro fresco ex Sassano (in netta crescita dopo un avvio al di sotto delle aspettative), lasciava infatti presagire, insieme alle carenze strutturali dell'Aprilia, una passeggiata, se non un'autentica goleada, per il Diavolo.

Ma il calcio é imprevedibile, e dopo appena un minuto dal raddoppio di Sassano ecco che i laziali hanno accorciato le distanze con un gran gol di Barbuti, lesto ad approfittare di una corta respinta di Speranza.

Dopo il gol, i biancoblù hanno ripreso coraggio, e sia pur senza mai dare l'impressione (staffilata di Petagine a parte) di poter davvero rimettere in discussione l'esito dell'incontro hanno dimostrato grande orgoglio, convincendo (più che costringendo) il Teramo ad accontentarsi di gestire l'esiguo vantaggio, ed attendere l'occasione propizia per mettere definitivamente al sicuro i tre punti, puntualemtne capitata allo scadere a Di Paolantonio.

Pur mostrando un gioco meno bello rispetto al solito, il Teramo é dunque riuscito ad incamerare altri tre punti fondamentali nell'inseguimento della permanenza in categoria, dimostrando di possedere una non indifferente capacità di soffrire e saper gestire senza particolari affanni le situazioni di difficoltà, oltre ad una massiccia dose di opportunismo nelle occasioni propizie.

Una caratteristica propria delle grandi squadre, da sfoderare quando le occasioni lo richiedono, e che rivelano tutta l'accortezza tattica di un impianto di gioco, che come diretta conseguenza sta producendo un campionato forse al di là di ogni più rosea aspettativa. Ma guai ad accontentarsi o a rilassarsi.

Lorenzo Ciccarelli


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