Teramo: polemica del vescovo per la passerella delle figliol ‘prodighe’

La satira di Antonio Santelli

06 Settembre 2013   20:06  

SULLA SFILATA DI MISS ITALIA, CHIESA E COMUNEHANNO ‘COSTUMI’ DIVERSI

QUANDO LA VIA DEL SIGNORE È PIENA DI.. ‘CURVE’

Diatribe che suonano vecchie ma l’assessore Campana non  tira la corda

 

Vade retro, Satana: la sfilata di Miss Italia, al Duomo di Teramo, si sposta di pochi metri e ltentazione si allontana dalla ChiesaI maligni sono serviti e, soprattutto, ilMaligno che, con la sfilataaveva organizzato il suo diabolicopiano per indurre in tentazione (amen)Siccome la donna è mobile la miss si dovrà spostare, sia pure di pocoLa Curia hadimostrato la sua forzaa riprova che lo Spirito è forte e la carne è deboleVescovo e Comune, in piena Comunione, mettono da parte gli altarini e si accordano, sia pure con un po’ di fatica. Mai come in questo caso la strada che conduce al Signore, per via delle graziose miss, si è rivelata piena di curve. Di certo c’è che la Chiesasul concorso delle belle in bikini, ha i suoiCostumidiversi da quelldel Comune sentire. Come poteva essere diversamente di fronte alle figliol prodighe della passerellaTutto quel ben di Dio poteva passare inosservato?Polemiche che suonano vecchie, si dirà, ma non per l’assessoreCampana cheper pio desiderio, non ha voluto tirare troppo la corda né fare guerre di Campanile. D’altronde, come minimo,alle Miss non si poteva applicare la massima ‘beate le ultime perché saranno prime’: noSSignorechiaro che le Veline, sulla passerella, non  prendono né Veli né Voti.

Nel frattempo, no dei commercianti alla Santa alleanza tra Comune e Curiase piazza Duomo diverrà poco animata sarà unaCattedrale nel deserto? Lvisione delle Miss, per i profaniè la vera manifestazione divina e dunque fa parte degli eventidell’estate teramana.


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