SULLA SFILATA DI MISS ITALIA, CHIESA E COMUNEHANNO ‘COSTUMI’ DIVERSI
QUANDO LA VIA DEL SIGNORE È PIENA DI.. ‘CURVE’
Diatribe che suonano vecchie ma l’assessore Campana non tira la corda
Vade retro, Satana: la sfilata di Miss Italia, al Duomo di Teramo, si sposta di pochi metri e la tentazione si allontana dalla Chiesa. I maligni sono serviti e, soprattutto, ilMaligno che, con la sfilata, aveva organizzato il suo diabolicopiano per indurre in tentazione (amen). Siccome la donna è mobile la miss si dovrà spostare, sia pure di poco. La Curia hadimostrato la sua forza, a riprova che lo Spirito è forte e la carne è debole. Vescovo e Comune, in piena Comunione, mettono da parte gli altarini e si accordano, sia pure con un po’ di fatica. Mai come in questo caso la strada che conduce al Signore, per via delle graziose miss, si è rivelata piena di ‘curve’. Di certo c’è che la Chiesa, sul concorso delle belle in bikini, ha i suoiCostumi, diversi da quelli del Comune sentire. Come poteva essere diversamente di fronte alle figliol prodighe della passerella? Tutto quel ben di Dio poteva passare inosservato?Polemiche che suonano vecchie, si dirà, ma non per l’assessoreCampana che, per pio desiderio, non ha voluto tirare troppo la corda né fare guerre di Campanile. D’altronde, come minimo,alle Miss non si poteva applicare la massima ‘beate le ultime perché saranno prime’: noSSignore: chiaro che le Veline, sulla passerella, non prendono né Veli né Voti.
Nel frattempo, no dei commercianti alla Santa alleanza tra Comune e Curia: se piazza Duomo diverrà poco animata sarà unaCattedrale nel deserto? La visione delle Miss, per i profani, è la vera manifestazione divina e dunque fa parte degli eventidell’estate teramana.