Tercas, l'ingresso di Creval è questione di ore

02 Settembre 2013   10:21  

Sarà la Gazzetta Ufficiale a dare la notizia della convocazione dell’assemblea dei soci del Creval, la banca di Sondrio che punta alla scalata della commissariata Tercas per diventarne socio di maggioranza relativa insieme con tre della quattro fondazioni delle casse di risparmio abruzzesi, Tercas, Caripe e Carispaq.

A capo della Creval, banca di Credito valtellinese, c'è il potente presidente Giovanni De Censi, ex membro del Consiglio di sovrintendenza dello Ior- Sembra che sia tra i loro interessi decidere una consistente ricapitalizzazione finalizzata all’acquisizione del 35 per cento del pacchetto azionario Tercas.

La stessa Fondazione Tercas, con una nota del presidente Mario Nuzzo, ha condiviso l’apertura al Creval nel patto di sindacato con le altre due fondazioni (Chieti, per ora, non ne farebbe parte).

La Tercas, attraverso la ricapitalizzazione di 300 milioni di euro, uscirebbe dal caos in cui è piombata a maggio del 2012 con il commissariamento da parte di Bankitalia, la cacciata del vecchio governo, presieduto da Lino Nisii e l’invio a Teramo del commissario Riccardo Sora.

La sinergia che permetterebbe a Tercas di uscire, Il conto alla rovescia è partito: settembre è il mese decisivo per l’operazione di salvataggio della cassa di corso San Giorgio. I rapporti tra quest’ultima e l’istituto dell’ex banchiere dello Ior (che di recente ha acquisito, inglobandola, Carifano) partono però da lontano, precisamente dal 14 novembre del 2007 quando Nisii e l’ex dg Tercas, Antonio Di Matteo, siglarono un accordo di collaborazione strategica con De Censi e il dg Miro Fiordi che approdò all’acquisizione dell’8 per cento della banca teramana da parte di Creval.

E’ invece definitivamente tramontata l’altra ipotesi di scalata alla Tercas che vedeva protagonista la banca Popolare di Vicenza che ha infine puntato su Banca Marche acquistandone 50 sportelli poco prima che, quattro giorni fa, l’istituto di Rainer Masera e del dg Luciano Goffi venisse commissariato dalla Banca d’Italia.

Non basta altri problemi sulla testa della Tercas, martedì 10 settembre , davanti al Tar del Lazio, si terrà l’udienza per la sospensiva della maxi multa di 240 mila euro che la banca centrale di via Nazionale a Roma ha inflitto a Di Matteo.

Insieme con l’ex direttore generale di Tercas sono stati multati, subito dopo il commissariamento, i componenti dell’ex cda, l’ex presidente Nisii e l’ex collegio sindacale, per un totale di un milione e 680 mila euro per “mancanza di controlli interni e nell’organizzazione; nel governo, gestione e controllo del credito e infine per omesse comunicazioni all’organo di vigilanza”.

Tra qualche settimana si capirà la sorte.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore