Terremoto in Emilia: gli operai sotto le macerie, i poli industriali devastati

30 Maggio 2012   11:11  

''E' stato il lavoro il vero epicentro del sisma''. Lo dice il Ministro del Lavoro, Elsa Fornero, prendendo la parola dell’aula del Senato, dove si è chiusa la discussione generale sulla sua riforma ed è attesa la fiducia. Fornero apre il suo intervento rendendo «un dovuto e vibrante omaggio ai lavoratori morti sotto le macerie della fabbrica dove avevano ripreso il lavoro dopo il terremoto della scorsa settimana''

Il ministro sottolinea che ''le buone legge sono condizione necessaria ma non sufficiente per un buon rapporto di lavoro''.

I numeri sono in effetti impressionanti: 15mila lavoratori stanno andando in cassa integrazione, centinaia di aziende chiuse, i danni possono essere di poltre un miliardo.

Colpito al cuore il polo del biomedicale oltre cento le aziende 5mila addetti, 700 milioni di fatturato, il 60 per cento del mercato nazionale, dove si producono anche prodotti per la dialisi. e ora un emergenza nell'emergenza potrebbe essere qual di garantire medicine e macchinari ai 45mila dializzati italiani. 

Drammatiche poi le prime stime che arrivano dal settore agroalimentare: la Coldiretti valuta un danno di mezzo miliardo. L'associazione ha tenuto conto «dei nuovi crolli e lesioni di case, stalle, edifici rurali». Secondo la Coldiretti «altri 550.000 pezzi tra forme di grana e parmigiano, in aggiunta ai 500.000 già colpiti dalla scossa del 20 maggio scorso», sono stati danneggiati dalla nuova scossa sismica. «In pratica - spiega Coldiretti - è stato colpito il 10% della produzione annua di due dei formaggi più popolari e diffusi del made in Italy, e la metà di questo 10% viene considerata non più recuperabile in alcun modo».

Per Ettore Prandini, presidente della Coldiretti Lombardia, quanto avvenuto in questi giorni «rischia di mettere in ginocchio il settore: le forme perse o danneggiate servivano anche come garanzia per crediti e finanziamenti che le aziende avevano chiesto alle banche per gestire l'attività e gli investimenti.

Adesso non c'è un minuto da perdere e ognuno deve fare la propria parte».
 «E' stato il lavoro il vero epicentro del sisma, dice il ministro: anche per questa ragione che indigna: nel crollo della ditta Meta di S.Felice sul Panaro, che ha portato a tre morti, uno degli operai che hanno perso la vita era Kumar, 27 anni, del Punjab.

La comunità sikh si è radunata davanti ai cancelli per «aiutare e pregare». «Kumar era stato chiamato dal proprietario perchè la ditta doveva andare avanti. E lui – ha detto Singh Jetrindra, rappresentante della comunità – è dovuto andare a lavorare perchè non poteva perdere il posto». Kumar è morto assieme ad un altro operaio marocchino e ad un ingegnere italiano che stava eseguendo i controlli di stabilità all'interno della fabbrica metalmeccanica.

Il terremoto ha piegato le gambe alle aziende modenesi, che a fatica stavano cercando di sollevarsi dopo il sisma di dieci giorni fa. Proprio in queste ore, chiuse le verifiche di agibilità, gli operai delle fabbriche della zona stavano iniziando a far rientro al lavoro.


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