Terremoto, ristoratore abruzzese a Tokyo: paura per il nucleare

14 Marzo 2011   13:33  

"Il nucleare è pericoloso e nessuno si pronuncia. Per questo molti italiani che conosco, soprattutto giovani, hanno fatto le valigie. Hanno iniziato a interrompere la corrente elettrica, dalle 6 alle 10 e dalle 16 alle 20. Per la benzina bisogna fare la fila e nei supermercati non c'é traccia di carne e verdura".

Così un ristoratore abruzzese che vive in Giappone, a tre giorni dal terremoto, racconta la situazione ai parenti in Italia. Arino De Berardinis, proprietario della 'Trattoria Arino' che si trova ad Hayama, cittadina a sud di Tokyo e a circa 150 chilometri dall'epicentro del sisma, in un messaggio inviato tramite Facebook al fratello parla di una "grande tragedia" e sottolinea come i giapponesi siano "molto composti e tranquilli e sicuramente - dice - si sapranno rialzare, ma ci vorrà del tempo".

Lo chef 37enne vive da sette anni in Giappone con la moglie, Hiromi Mimura, e i due figli, Sara e Luca. " Loro stanno tutti bene - ha detto nei giorni scorsi - La città in cui abitiamo, Fujisawa, quella dove vanno a scuola i miei figli, Kamakura, e quella dove c'é il mio ristorante, Hayama hanno riportato lievi danni e tanta, ma tanta paura".


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