Tesoro Ciancimino reinvestito in Abruzzo, Gallo: "Misura patrimoniale è innovativa"

20 Giugno 2011   15:34  

"Colpire i soli beni di cui e' certo il reimpiego e il riciclaggio di capitali illeciti non essendo l'Abruzzo terra di mafiosi, a noi interessa avere strumenti per controllare ingressi sospetti in societa' abruzzesi. Controlleremo a 360 gradi i casi di ingressi di capitali sospetti in societa' abruzzesi ed affineremo questo strumento snello". Cosi' il sostituto procuratore della Repubblica dell'Aquila Stefano Gallo nella conferenza stampa ha commentato l'operazione che ha portato stamani alla confisca delle quote di due societa' in odore di mafia operanti nella provincia dell'Aquila, esattamente tra Tagliacozzo e Carsoli, che hanno investito capitali riconducibili a Vito Ciancimino.

Gallo ha spiegato che "tra la diverse misure di prevenzione antimafia, quella patrimoniale e' innovativa ed efficace in quanto non richiede misure sul soggetto". Rossini ha sottolineato che anche la procura nazionale antimafia, con la dottoressa Capasso, sta operando per raggiungere le finalita' e risultati nella lotta alla mafia con la confisca dei beni e mandando in galera quelli che si trovano nel nostro territorio".

Il comandante provinciale della fiamme gialle della provincia dell'Aquila, Giovanni Domenico Castrignano', ha sottolineato che il provvedimento del tribunale dell'Aquila "e' la certificazione delle tesi investigative".


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