Testo unico sicurezza sul lavoro: cosa slitta con il Milleproroghe

Intervista a Ferdinando Balzano

20 Febbraio 2009   18:05  

Tra le norme contenute nel Milleproroghe approvato ieri al Senato anche quella riguardante il rinvio dell'applicazione di alcuni articoli  del Testo Unico per salute e sicurezza nei luoghi di  lavoro.

"Con il Milleproroghe - ha duramente attaccato Giuliana Carlino dell'Italia dei valori - il governo posticipa  i tempi per adeguarsi alle nuove norme sulla sicurezza, in barba a quello che purtroppo accade ogni giorno in Italia, dove ogni sette ore c'è una vittima del lavoro". Pochi giorni fa avevano messo le mani avanti Cgil-Cisl-Uil: "Basta rinvii del Testo Unico. A oltre 8 mesi dall'entrata in vigore, il decreto sulla tutela della salute e sicurezza nei posti di lavoro è reso ancora in gran parte inattuabile dai ritardi del governo. Tutti i decreti attuativi che erano previsti non sono stati emanati privando la legge delle sue modalità applicative”.

La materia è molto tecnica. Così, per capirci qualcosa, abbiamo deciso di intervistare un esperto, il direttore regionale dell'Inail Ferdinando Balzano, da anni in prima linea nel combattere la piaga degli infortuni sul lavoro.  

Ebbene, il dottor Balzano ha nella sostanza affermato che lo slittamento deciso con il Milleproroghe è ragionevole e forse inevitabile,  per mettere le aziende nelle condizioni di applicare una normativa nuova e molto gravosa.  

In particolare lo slittamento riguarda principalmente due aspetti: l'obbligo di compilare il Documento di valutazione dei rischi, in riferimento però solo alla valutazione del rischio correlato allo stress, alle differenze di genere, all'età, alla provenienza da altri paesi dei lavoratori. E l'obbligo di denunciare a fini statistici gli infortuni lievi con assenza dal lavoro da un giorno a quattro giorni. 

Vediamo il primo aspetto: nel Documento di valutazione dei rischi, il datore di lavoro deve procedere all’individuazione di tutti i fattori di rischio esistenti in azienda e delle loro reciproche interazioni, nonché alla valutazione della loro entità. Su questa base il datore di lavoro deve individuare le misure di prevenzione e pianificarne l’attuazione, il miglioramento ed il controllo al fine di verificarne l’efficacia e l’efficienza. La valutazione è effettuata in collaborazione con il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e con il medico competente (nei casi in cui è obbligatoria la sorveglianza sanitaria), previa consultazione del rappresentante per la sicurezza. Al termine della valutazione viene elaborato un apposito documento che viene conservato presso l’azienda e che costituisce il punto di riferimento per tutti i soggetti che intervengono nelle attività rivolte alla sicurezza in azienda.
Ora la compilazione di questo documento per quanto riguarda il rischio da stress,alle differenze di genere, all'età, alla provenienza da altri paesi dei lavoratori sarà obbligatoria a partire dal 30 giugno 2009.

Il secondo slittamento riguarda invece l'obbligo di denunciare all'Inail gli infortuni che hanno prognosi inferiori ai quattro giorni, non coperte comunque dall'assicurazione dell'Inail che dunque prima non venivano comunicati. Diventerà obbligatorio a partire dal 16 maggio 2009.  Il Testo unico ha introdotto questo obbligo soprattutto per fini statistici, ed anche per meglio monitorare i cantieri e luoghi di lavoro più a rischio. Lo slittamento è motivato da ragione meramente tecniche. Ancora infatti non è pronta la modulistica.


Viene infine prorogato il termine del condono, che consente alale aziende di mettersi in regola, pagando una multa forfettaria in cambio dell'emersione dal lavoro nero..
Il condono è stato finora un flop. Alle aziende non è evidentemente convenuto mettersi in regola. Vedremo in futuro se il Testo unico che introduce pene molto più pesanti e controlli più stringenti le cose cambieranno. A patto che entri pienamente in vigore e non subisca più slittamenti che a quel punto comincerebbero a diventare sospetti.

NEI PROSSIMI GIORNI APPROFONDIREMO LA QUESTIONE

 

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