The Family: non è un film ma la cartella di Belsito, dentro le multe di Renzo Bossi

12 Aprile 2012   10:13  

Un concetto più che meridionale “la famigghia” ma che prende forma e concretezza piena nella più anti meridonalista delle forze politiche italiane, la Lega.

Lo scandalo Belsito apre uno scenario di familismo inimmaginabile, quello di “The Family” che non è un nome di fantasia, bensì la scritta in grassetto su una cartellina sequestrata dalla cassaforte della Camera dell’ex tesoriere Francesco Belsito. All’interno spese di famiglia: le multe di Renzo, le visite mediche di Eridano Sirio, il dentista di Umberto, la polizza di casa Bossi.

Sono alcuni dei documenti contenuti nella cartellina sulla quale si trovava la scritta in grassetto “The Family”.

Una parte consistente della documentazione – depositata oggi agli atti del Tribunale del Riesame di Napoli e trasmessa anche al procuratore regionale della Corte dei Conti – è rappresentata dalle multe contestate a Renzo Bossi. 

Il senso civico, il rispetto delle regole, l’attenzione alla cosa pubblica, tutti valori spacciati dalla Lega come “del nord” e che invece sono completamente disattesi dalla Family del partito.

Ecco, a titolo di esempio, alcuni contenuti dei documenti della cartella, così come riportati da Il Fatto Quotidiano:  Il 18 ottobre 2010 la polizia municipale di Bologna contesta una multa a Renzo Bossi rilevando con il sistema Sirio una violazione alle norme del codice della strada. A penna sulla multa è aggiunta l’annotazione “FESTA LEGA NORD BOLOGNA” e la somma pagata (78 + 88,80 = 166,80). Un altro verbale riguarda un’infrazione avvenuta il 28 settembre 2010 e rilevata dalla polizia municipale di Modena per aver violato il divieto di accesso nel centro storico. Anche qui ci sono annotazioni: “DOTT PANINI ROSI MAURO ANGELO ALESSANDRI” e poi MODENA E 74,00 + 91,00 = 165,00. La polizia municipale di Milano il 15 novembre 2010 contesta al Trota una multa per sosta sul marciapiede in viale Campania. L’appunto scritto a mano è : 78,00 + 92,00 = 170,00. C’è poi una notifica di un verbale della polizia stradale di Rovigo, con decurtazione di punti sulla patente, per un’infrazione riguardante i limiti di velocità sull’autostrada Bologna-Padova (l’annotazione è: FESTA LEGA NORD FERRARA). Il Trota non “sfugge” neppure alla polizia stradale di Vicenza l’11 ottobre 2010 sull’autostrada Torino-Trieste, nè a quella di Padova l’11 settembre 2010 (qui c’è l’annotazione FESTA LEGA NORD FERRARA).

Le fatture della clinica dei vip. Quanto alla documentazione di istituti medici domani Panorama pubblicherà un articolo secondo il quale “le fatture mediche intestate a Renzo Bossi e pagate dalla Lega Nord sono state emesse dalla clinica di fiducia dei Bossi, un istituto di cura per vip a Lonate Pozzolo”. Il settimanale sottolinea che il titolare dell’istituto di cura del paese in provincia di Varese è “Fabrizio Iseni, intimo del cerchio magico e finanziatore della scuola Bosina”, fondata dalla moglie di Umberto Bossi. Anzi, fra i leghisti varesini – riporta Panorama - sarebbe proprio definito il badante del Trota. Iseni è indicato come l’organizzatore dell’edizione che si è svolta in Italia nel 2009 del mondiale di calcio delle nazioni non riconosciute vinto dalla Padania, di cui Renzo era team manager. E nel 2011 erano insieme al giro ciclistico della Padania e hanno promosso “insieme la cooperazione e gli investimenti italiani in Costa d’Avorio, il paese africano di cui Iseni (che vanta una sfilza di onorificenze) è console onorario a Milano”.

La Procura di Milano chiederà alla Lega fatture e “pezze giustificative” degli ultimi 5 anni, vale a dire dell’ultimo periodo della gestione di Maurizio Balocchi, oltre che tutto ciò che ha amministrato Francesco Belsito. I pm di Milano hanno consegnato infatti al tesoriere Stefano Stefani un ordine di esibizione per accedere a tutta la documentazione relativa ai bilanci e alle spese degli ultimi anni. Gli inquirenti stanno effettuando anche una sorta di “mappatura” dei conti del partito – relativi alle sedi “centrali” che sono più di una decina – per passarli “al setaccio”.

Un altro aspetto interessante della stortura in cui sembra essere caduta una parte della Lega, è il cocnetto complessivo di “cosa pubblica” Belsito, il tesoriere della Lega, per gestire le spese della Lega (che della Lega non sarebbero), è uso adoperare la carta intestata della presidenza del Consiglio. All’epoca Belsito era infatti sottosegretario a Palazzo Chigi. Lo fa anche, per esempio, per trasmettere a un consulente l’elenco delle multe contestate a Renzo Bossi. Nella cartellina “The Family” è stata trovata anche una missiva che la collaboratrice di Belsito, Tiziana Vivian, trasmette al dottor Marabiso, che in un altro documento ora agli atti degli investigatori risulta consulente del lavoro e revisore contabile. “Come d’accordi con il sottosegretario Belsito, si inviano i documenti allegati”, scrive Vivian il 14 luglio dello scorso anno. C’è poi il solito “elenco multe da pagare” ovvero quattro verbali di contravvenzioni elevate dai vigili urbani di Bologna, Modena e Milano per un totale di 674,53 euro.


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