Tommaso Fattori: a 50 anni dalla sua scomparsa

01 Giugno 2010   11:35  

Il 6 giugno 1960 veniva a mancare Tommaso Fattori, il fondatore del rugby all'Aquila. Per ricordare le sue virtu' e il suo impegno finalizzato ad aiutare la crescita dei giovani nello sport e nella societa' in generale, a mezzo secolo da quel triste giorno, sabato 5 giugno, alle 12, sara' celebrata una Messa nella chiesa delle Anime Sante. L'iniziativa e' dell'Arcidiocesi e del Comune dell'Aquila. Il sindaco Massimo Cialente e il vice sindaco e assessore allo Sport, Giampaolo Arduini, hanno inteso ringraziare, per la sensibilita' dimostrata, l'Arcivescovo Monsignor Giuseppe Molinari e il Vescovo ausiliare Monsignor Giovanni D'Ercole, che presiedera' la funzione religiosa. Nel corso di quest'ultima, ci saranno delle brevi testimonianze su Tommaso Fattori.

 

Tommaso Fattori (Foligno 25-1-1909  - L’Aquila 6-6-1960).

Iniziò l’attività rugbistica neI 1929 con la S.S. Rugby Lazio. Fu campione d’Italia con la Rugby Roma nel 1934 - 35 e 1936 - 37.
E’ stato 10 volte nazionale ed ha giocato numerose partite internazionali nelle File dell’Amatori che lo chiedeva « in prestito ». Ha iniziato l’attività di allenatore nel 1935 con la squadra del Palermo.Nel 1936 ha vinto il concorso per « giocatore scelto » (riservato agli avanti).
Nei 1947-1948 fece parte della C.T. per la squadra nazionale(insieme a Vigliano e Briasco ) e si deve a lui la costituzione della Polisportiva L’Aquila Rugby. In soli 4 anni di attività questa Società da lui diretta con costante passione, è giunta alla massima categoria, conquistando 2 titoli di campione d’Italia giovanile e disputando per una volta la finale per il campionato italiano di serie A.
La vita di Tommaso Fattori, di questo allenatore dalle più pure qualità sportive, si concludeva improvvisamente all‘Aquila lasciando in tutti vuoto e rimpianto a cui si aggiunge, nell’animo dei suoi allievi ormai adulti del gioco, gratitudine e tenerezza ancor vivi oggi per questa bella figura paterna di guida sportiva che faceva del prestigio della squadra l’unico fine di ogni sua energia.
(dal sito dell'Aquila Rugby)


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