Toto- giunta: la rosa dei nomi, con qualche spina

Ore di serrate trattative

12 Gennaio 2009   11:22  

Se son rose fioriranno. Nel senso che i due coordinatori del Pdl, Fabrizio Di Stefano (An) e Filippo Piccone (Forza Italia), hanno messo a punto la rosa dei nomi da consegnare al presidente Gianni Chiodi, in vista dell'imminente scelta dei dieci assessori, del presidente del consilgio regionale e del vice presidente di Giunta. Nella trattativa, che deve accontentare non solo le varie componenti partitiche della coalizione, ma anche gli equilibri territoriali, rientrano, lo ricordamo, pure altre caselle, come le presidenze di commissione, e quelle dei vari enti strumentali. Tra i criteri di scelta avrà un forte peso anche chi e dove potrebbe subentrare, come primo dei non eletti, al posto degli assessori.
A poche ore dall'ufficializzazione della Giunta, e nel pieno delle trattative a porte  chiuse,  proviamo dunque ad aggiornate il toto-nomi.  
Cominciando da Forza Italia Nazario Pagano resiste come sicuro presidente del consiglio regionale. Daniela Stati rafforza le sua candidatura ad assessore all'agricoltura. L'altra donna in giunta sarà quasi certamente Nicoletta  Verì. Ci sarebbe è vero anche Federica Chiavaroli, trentottenne imprenditrice di Penne, ma ha già avuto, tra virgolette, il previlegio di essere eletta con il listino.
Insistenti sono le voci che vogliono  il teramano Lanfranco Venturoni  futuro assessore alla sanità. Giuseppe Tagliente è dato come capogruppo del Pdl.
In corsa per un posto in giunta  anche Paolo Gatti, teramano  che ha ottenuto ben 10mila  voti.
I quattro nomi forti di An  sono sempre quelli: Giandonato Morra, Gianfranco Giuliante,  Mauro Febbo, per molti l'uomo giusto per l'assessorato al bilancio. Ad An spetta anche la vice presidenza di Giunta, e per questo prestigioso incarico viene indicato Alfredo Castiglione, che otterrebbe per di più la delega alle attività produttive.
Per quanto riguarda gli alleati minori si può dare per certo  che l'aquilano Giorgio De Matteis e il pescarese Carlo Masci ricoprirano un incarico di prestigio, presto per dire però se si tratterà di un assessorato.  Per De Matteis si parla infatti della vicepresidenza dell’assemblea.
Lo statuto   stabilisce che il presidente Chiodi può scegliersi due assessori esterni. Uno l'avrebbe già scelto: si tratta
di Mauro Di Dalmazio, ex-assessore comunale quando Chiodi era sindaco di Teramo. A lui spetterebbe la delega al  turismo.  
Ma  quasi certamente non ci sarà un secondo assessore esterno, perchè  ciò complicherebbe la già non semplice ripartizione tra le varie componenti della coalizione.  
Un altro fedelissimo di Chiodi, Enrico Mazzarelli,  si appresta invece a ricoprire l'incarico di capo di gabinetto.
Ci sono invero altri nomi che circolano, con alterne quotazioni, citiamo ad esempio Valter Di Bastiano, Luigi De Fanis, Luca Ricciuti. Ma le rose dei nomi hanno petali limitati, e anche qualche spina.

FT

 


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