Tra il dire e il Mar, c'è in mezzo un container

27 Novembre 2009   14:12  

Mar, ovvero moduli abitativi removibili. E' questa la soluzione prospettata dal sindaco Cialente, e caldeggiata da migliaia di sfollati e studenti, per far far fronte al numero insufficiente di appartamenti del Progetto Case, che basteranno a regime per soltanto per 17mila sfollati. In queste ore si vagliano dunque varie soluzioni di immediata realizzazione per dare un alloggio a parte di questi cittadini, in particolare a quelli con case B e C, che non hanno comunque diritto ad un appartamento del progetto CASE, molti dei quali ospitati  attualmente negli alberghi, a costi altissimi, e che per esigenze di lavoro e familiari vorrebbero rimanere in città in attesa della ristrutturazione della loro abitazione. Così si ragiona al Comune dell'Aquila sull'acquisto e la localizzazione su terreni ancora da individuare, di case su ruote, o anche di container ultra tecnologici, a cui sta seriamente pensando anche l'Università dell'Aquila per dare una risposta alla drammatica mancanza di posti letto per studenti fuori sede. Per quanto riguarda la soluzione container proposte concrete vengono dall'Olanda, dove ci sono aziende pronte a collocare in un mese e chiavi in mano uno studentato, ma anche strutture residenziali multi piano per cittadini aquilani composto da mini-appartamenti modulari dal costo base di 13 mila euro cadauno, meno della metà di quello che si spenderebbe, a pari qualità abitativa, sicurezza sismica, e consumo di suolo per case di legno e case su ruota.
Il Olanda, ad Amsterdam del resto con container hanno realizzato uno studentato con migliaia di posti letto che è il fiore all'occhiello dell'ateneo.  Nei prossimi giorni si attende una decisione, che non può essere ulteriormente rimandata.

 


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