Tramite Facebook organizzò manifestazione non autorizzata contro Fede. Denunciato Maurizio Acerbo

22 Settembre 2011   12:18  

La notizia arriva dalle pagine di Repubblica, la questura di Pescara ha convocato Maurizio Acerbo per la denuncia: "manifestazione non autorizzata".

Maurizio Acerbo, consigliere regionale di Rifondazione Comunista, è stato denunciato per aver protestato contro Emilio Fede, in modo non autorizzato.
Denunciato di fatto per aver "adunato" una protesta organizzata tramite facebook.

Acerbo aveva chiesto a tutti gli amici di Facebook, circa duecento, a ritrovarsi in piazza davanti all'ingresso della finale nazionale di Miss Gran Prix e Mister Italia dove proprio il direttore del Tg4 doveva essere lì come presidente della giuria.

Alla fine c'erano stati fischi, l'accensione di due bengala e un solo cartello: "vergogna".

E per dare forza a questa protesta, il consigliere regionale di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo sul social network aveva fondato due giorni prima il gruppo: "Non vogliamo Emilio Fede a Pescara", raccogliendo un migliaio di adesioni.

L'appello Acerbo lo aveva lanciato  "cittadini onesti per protestare contro l'invito a Fede indagato per favoreggiamento della prostituzione e per protestare contro il Comune che ha finanziato "l'iniziativa culturale" con 12 mila euro".

L'evento cui Fede ha preso parte di Miss Gran Prix, che da 10 anni si organizza sempre in Abruzzo, finanziato anche dalla Regione e dalle province di Teramo e Pescara.

Fede prontamente aveva risposto  in diretta su Rete4 annunciando anche la sua assenza. "Acerbo indignato, stizzito, vorrebbe portare in piazza migliaia di persone contro di me  -  aveva detto Fede al tg4 poche ore prima della manifestazione - Modesto consiglio: la visita psichiatrica. Intanto, per le sue parole offensive una querela-denuncia".

"C'è un limite a tutto" aveva invece replicato Acerbo "perché la finale del concorso di miss doveva essere presieduta da un indagato per favoreggiamento della prostituzione. Sono indignato e credo che con me lo saranno i cittadini onesti. Non è accettabile che mentre si tagliano i fondi per la scuola, la sanità e l'assistenza ai disabili si promuovono manifestazioni di questo genere. Fede viene a fare le selezioni per il bunga-bunga a spese dei cittadini? Quale sarà la prossima iniziativa dei nostri amministratori: mandare Lele Mora nelle scuole? Non si può assistere a questo schifo".

Barbara Cazzaniga, assessore del comune di Pescara, interviene subito : "ogni protesta è legittima, ma questa è pretestuosa in quanto da un decennio la finale in questione si svolge in Abruzzo, richiama l'attenzione nazionale ed è finanziata da amministrazioni pubbliche tanto di centrodestra quanto di centrosinistra, che al di là del colore politico riconosco che l'evento accende i riflettori sulla località che ospita l'iniziativa".



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