Trasparenza, semplificazione e rigore. Le parole chiave della ricostruzione per il ministro Barca

16 Marzo 2012   14:09  

Visita operativa questa mattina a L'Aquila del ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, che ha presieduto una riunione a Palazzo Silone a cui hanno preso parte il commissario per la ricostruzione Gianni Chiodi, i vertici della struttura commissariale, il prefetto Giovanna Iurato, il sindaco Massimo Cialente e i sindaci coordinatori delle cosiddette Aree Omogenee. Intorno al tavolo arrivati anche rappresentanti del Ministero della Economia e delle Finanze, del Dipartimento della Protezione Civile nazionale.

Molti i punti affrontati o ribaditi e le novità illustrate. Il tutto sarà contenuto in una relazione pubblicata sul sito del ministero, completa e comprensibile.

 "Qualunque cittadino puo' entrare sul mio sito internet  - spiega Barca - e scaricare la relazione, con i dati con gli elementi gia' da adesso, questo e' gia' un segno. L'altro assicurare un flusso di informazioni anche con modalita' moderne in modo tale che non siano tabelle come si faceva 20 anni fa, ma scaricabili. Sull'esempio delle primissima fase dell'emergenza si potrebbe istituire un punto di contatto, un Urp del cratere che assicuri ai cittadini una interlocuzione diretta con le amministrazioni". Lo ha detto il ministro della Coesione territoriale, Fabrizio Barca a margine della conferenza indetta per fare il punto dopo il vertice avuto con la governance della ricostruzione post-terremoto, rispondendo ai giornalisti che chiedevano una sua valutazione sulla comunicazione ai cittadini sui temi della ricostruzione.

Comunicazione, semplificazione e rigore: queste gli assi dell'azione che la ricostruzione dovrà mantenere e rafforzare, secondo il ministro Barca. Ad esempio le prefetture stingeranno i controlli sulle aziende appaltatrici, saranno introdotte penalità per le aziende che non consegnano in tempo. Occorre limitare il numero degli appalti che è possibile accaparrarsi se l'azienda non offre sufficienti garanzie di solidità e affidabilità. Nell'affidamento dei lavori bisognerà scegliere tra almeno cinque alternative.

E ancora: terminerà la fase dell'emergenza e i prossimi mesi dovranno servire a pianificare una transizione della governane agli enti locali. L'Sge chiuderà i battenti. L'assistenza alla popolazione passerà tutta ai Comuni.

E a proposto di assistenza: non sarà tagliato l'assegno di autonoma sistemazione e sarà garantito per tutto il 2012.

Il ministro ha annunciato  poi il rinnovo del mandato della filiera Fintecna-Cineas e Reluis.

"C'e' il rinnovo importante alla filiera dei tre soggetti, Fintecna ed i due Consorzi del mandato a istruire le pratiche - ha detto Barca -. C'e' una valutazione della Struttura tecnica di missione con questo forte rafforzamento, esse possono arrivare entro il 31 agosto al totale esaurimento di tutte le pratiche della periferia, anche di quelle presentate dai cittadini dopo il 31 di agosto 2011, e anche di avviare, non appena ce ne saranno le condizioni, le pratiche relative ai centri storici, quindi questo riaffidamento alla filiera e' un elemento di certezza che puo' contribuire insieme agli altri all'accelerazione. La Sge verra' invece soppressa"

I soldi ci sono, garantisce poi il ministro Barca: ''Due miliardi sono in cassa,  altri 5,7 sono in arrivo.''

''La ricostruzione è una delle priorità per il Paese e questo governo -  sottolinea - e fa ben sperare il fatto che entro aprile saranno autorizzati i lavori per tutte le pratiche delle case E presentate entro il 31 agosto del 2011'' Questo significa per il ministro che già una potente accelerazione della ricostruzione aquilana si sta finalemente verificando.

'' Un forte suggerimento - ha aggiunto - sulla necessita' di rafforzare le previsioni, quanto verra' speso e in quali anni e due blocchi di proposte operative, semplificazione e rigore nell'attuazione della ricostruzione. Cinque cose che si tradurranno, secondo le modalita' istituzionali, in un provvedimento gia' la settimana prossima. Rimaniamo d'accordo per l'accelerazione della ricostruzione che era obiettivo del nostro lavoro.

La semplificazione - ha spiegato il ministro - e' la semplificazione della struttura commissariale, sono suggerimenti arrivati in primo luogo dallo stesso Commissario Chiodi o riflessioni venute da noi dall'esame delle parti.

Il che vuol dire che se riteniamo esaurita la funzione importante dei due vice commissari che si e' svolta fino ad oggi sui terreni dell'emergenza e dei beni culturali, quindi nel ricondurre direttamente al commissario queste funzioni, si esaurisce la funzione del consulente legislativo e quindi puo' essere soppresso". 

Per Barca "questa fase con una riduzione della dimensione dell'impegno stesso finanziario, specifico del commissariamento vuol dire una riduzione del numero dei membri del comitato scientifico che continua ad essere utile ma che si puo' ridurre; vuol dire parallelamente dare attuazione ad un impegno gia' preso per i Comuni, avviare da parte loro la ricostruzione dei centri unificati che consentono una maggiore efficienza di gruppi di Comuni nell'esame delle pratiche. Sono interventi che segnalano un avviamento graduale verso l'ordinarieta''.

I NUMERI DEL DOSSIER BARCA

A pochi giorni dal terzo anniversario del terremoto che ha colpito la citta' dell'Aquila e i comuni limitrofi il 6 aprile 2009, le risorse finanziarie complessivamente stanziate sono pari a circa 10,6 miliardi di euro (di cui 10,5 di fonte pubblica), 2,9 mld dei quali relativi agli interventi per l'emergenza e i restanti 7,7 mld destinati agli interventi per la ricostruzione. 

E' quanto emerge dal Dossier informativo "La Ricostruzione dei Comuni del Cratere Aquilano", presentato oggi nel capoluogo abruzzese dal Ministro per la Coesione Territoriale Fabrizio Barca, nella sua funzione di punto di contatto del Governo per le iniziative volte allo sviluppo e alla ricostruzione.

La relazione, primo frutto della rafforzata cooperazione tra Governo nazionale, Commissario designato e Autorita' locali, descrive cinque linee d'azione volte ad accelerare la ricostruzione e avviare lo sviluppo: informazione, comunicazione, programmazione, semplificazione e rigore. 

Sono 43 le pagine della relazione "La ricostruzione dei Comuni del cratere aquilano", presentata oggi alla goverrnance della ricostruzione post-terremoto dal ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca. La stessa si apre con la premessa che "due sono le urgenze: accelerare la ricostruzione e avviare lo sviluppo".

L'attuazione di queste cinque linee d'azione consentira' di procedere verso due obiettivi distinti: l'emanazione di un'ordinanza che assicuri fino a tutto il 2012 sia i contributi per l'autonoma sistemazione dei cittadini senza un'abitazione e gli altri oneri connessi al prolungamento dell'emergenza e alle spese ordinarie dei Comuni, sia l'impegno e l'efficacia della filiera istituzionale che oggi esamina e valida le richieste di ricostruzione degli edifici privati; e che contestualmente introduca semplificazione nella gestione straordinaria corrente e ne rafforzi ulteriormente il rigore; il lavoro su un provvedimento per uscire dalla fase straordinaria e per avviare l'amministrazione ordinaria della ricostruzione.

Sarà quindi necessaria l'emanazione di una nuova ordinanza che assicuri fino a tutto il 2012 sia i contributi per l'autonoma sistemazione dei cittadini, oltre agli oneri dell'emergenza e delle spese straordinarie, sia l'impegno e l'efficacia della filieraistituzionale che oggi esamina e valida le richieste di ricostruzione degli edifici privati e che contestualmente introduca semplificazione nella gestionestraordinaria corrente e ne rafforzi il rigore. 

Requisito primario per accelerare la ricostruzione e' un monitoraggio adeguato dello stato di attuazione, distinto tra erogazioni e trasferimenti ai capitoli di contabilita' speciale.

Lo schema informativo sulle fonti, la destinazione e lo stato di attuazione delle risorse finanziarie presentato nella Relazione - suscettibile di miglioramenti e integrazioni - mostra che le risorse destinate agli interventi per l'emergenza (2,9 mld di euro) risultano quasi integralmente erogate e hanno riguardato principalmente le seguenti linee di intervento:

spese per la prima emergenza per complessivi 680 milioni;

progetto Complessi Antisismici Sostenibili ed Ecocompatibili (CASE): circa 4.500 appartamenti in grado di ospitare piu' di 15.000 persone. Le risorse utilizzate per questo progetto sono state pari a circa 833 milioni;

progetto Moduli Abitativi Provvisori (MAP): circa 3.500 moduli in grado di alloggiare oltre 7.000 persone. Le risorse utilizzate per questo progetto sono state pari a circa 284 milioni. 

Progetto Moduli a Uso Scolastico Provvisorio (MUSP): 32 scuole prefabbricate in grado di ospitare piu' di 6.000 studenti.Le risorse utilizzate per questo progetto sono state pari a circa 82,8 milioni. 

Le risorse destinate agli interventi per la ricostruzione sono 7,7 mld di euro, 2 mld dei quali sono gia' stati erogati e/o trasferiti. 

Riguardano principalmente le seguenti linee di intervento:

ricostruzione di edifici privati: questi interventi riguardano la concessione di contributi ai soggetti privati e sono orientativamente quantificabili in circa 6 mld di euro;

ricostruzione di edifici pubblici: si tratta di interventi approvati dal CIPE riguardanti opere pubbliche per circa 408 milioni; messa in sicurezza degli edifici scolastici:

interventi approvati dal CIPE per complessivi 226 milioni;

reti stradali e ferroviarie: riguardano interventi per complessivi 300 milioni. 

Tra le risorse rilevate nella ricognizione sono ricomprese le donazioni effettuate da privati e da Stati esteri che ammonterebbero complessivamente a circa 87 milioni di euro.

Sono tuttora in corso approfondimenti con gli uffici della Protezione civile per la predisposizione di una ricognizione finale dell'articolazione di questi interventi.

Di particolare interesse i dati sulla situazione abitativa.

Alla data del 6 marzo 2012, la popolazione che non era ancora rientrata nelle proprie abitazioni ammontava a circa 33.700 persone, circa il 50% dei 67.459 senza tetto alla data del giorno del sisma.

Tra gli assistiti, 21.807 si trovano in soluzioni alloggiative a carico dello Stato, per un totale di 17.030 persone all'Aquila e 4.777 in altri Comuni del Cratere, cosi' ripartiti: 12.969 presso gli alloggi del Progetto C.A.S.E.; 7.202 presso i Moduli Abitativi Provvisori (MAP); 692 con Affitti fondo immobiliare AQ (+ accordo quadro con comune di Barete); 885 con Affitti concordati con la Protezione Civile; 59 in altre strutture comunali. Altri 11.482 assistiti ricevono invece un contributo di autonoma sistemazione; i restanti 383 si trovano in strutture ricettive e di permanenza temporanea.


White-list ditte ricostruzione: oltre duecento candidate, ma non sarà obbligatorio sceglierle

L'Aquila - Per sapere finalmente cosa il governo ha deciso in merito allo smantellamento del regime...

pubblicato il 13/06/2012 11:38
"Deludente l'audizione del ministro Barca sulla ricostruzione dell'Aquila"

L'Aquila - "E' stata del tutto insufficiente e generica l'audizione di oggi, in commissione Bilancio del...

pubblicato il 23/05/2012 13:34
Barca a L'Aquila, Chiodi: "Indennizzo fu scelto dal precedente Governo"

L'Aquila - Fu una scelta del precedente Governo preferire il concetto di indennizzo per i proprietari di...

pubblicato il 16/03/2012 16:27
Barca a L'Aquila, Cialente: "Ora il problema è organizzare, ma si saprà chi fa cosa"

L'Aquila - "Adesso si pone il problema su come organizzare. Sparisce la Sge, finiscono i vice...

pubblicato il 16/03/2012 15:57
Barca a L'Aquila: "Assicurare un'interlocuzione diretta cittadino-amministrazione. Sì all'URP"

L'Aquila - "Qualunque cittadino puo' entrare sul mio sito internet e scaricare la relazione, con i dati con...

pubblicato il 16/03/2012 15:50
Barca a L'Aquila: "La Sge verrà sopppressa"

L'Aquila - Nel corso del vertice che si e' tenuto all'Aquila tra il ministro per la Coesione territoriale,...

pubblicato il 16/03/2012 15:48

Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore