Trovato morto Massimilano Giusti, l'alpinista aquilano disperso sul Gran Sasso

29 Febbraio 2012   12:44  

E' stato trovato morto l'alpinista aquilano di 37 anni, Massimiliano Giusti, disperso dalle 14 di domenica scorsa sul Gran Sasso (L'Aquila).

Il rinvenimento del corpo da parte dei soccoritori e' avvenuto nei pressi della "Valle dell'Inferno". Le ricerche dell'uomo erano riprese stamane alle 7 anche con unita' cinofile provenienti dal nord Italia, assieme a tre elicotteri.

Tra questi ce n'era uno della Guardia di Finanza sul quale era stata sistemata un'antenna ad hoc per la ricerca di persone in valanga.

Nel pomeriggio di lunedi' lo zaino, gli sci e una piccozza dell'alpinista erano stati ritrovati in una zona coperta da due metri di neve

Secondo quanto si e' appreso l'escursionista e' morto dopo un volo di circa 300 metri in un punto giudicato dagli esperti "critico", nella Valle dell'Inferno, a quota 2.300 metri.

Massimiliano Giusti dalla localita' "Sassone" (2.600 metri) del Gran sasso d'Italia e' caduto in un crepaccio, a causa delle impervie condizioni meteorologiche di domenica.

Sul posto, infatti, era in corso una violenta bufera di neve e la visibilita' era pari allo zero.

La scoperta del corpo dell'alpinista e' avvenuta a "vista", senza impiego dei sofisticati strumenti messi in campo dai soccorritori. La salma di Massimiliano Giusti, e' stata recuperata poco fa dalla localita' "La Cascata" nella Valle dell'Inferno, dal personale del soccorso alpino della Guardia di Finanza dell'Aquila (Sagf) e dai volontari del soccorso alpino e speleologico (Cnsas) dell'Abruzzo, per essere trasferita all'obitorio dell'ospedale dell'Aquila, a disposizione dell'autorita' giudiziaria.

Sul cadavere dell'alpinista sono visibili dei traumi facciali, quelli riportati dalla caduta per 300 metri a valle, nel crepaccio in cui e' stato individuato alle 12.30 da un elicottero del Corpo forestale dello Stato.

Lunedi' mattina sempre dai soccorritori era stato trovato sano e salvo, Paolo Scimia di 34 anni anch'egli dell'Aquila, compagno di escursione della vittima. Scimia era riuscito miracolosamente a trovare riparo dalla bufera nel rifugio "Duca degli Abruzzi" a quota 2.400 metri.

L'escursionista aveva cercato riparo prima nel rifugio "Garibaldi" dove non era riuscito ad entrare.

Camminando carponi l'alpinista era riuscito ad arrivare nel secondo rifugio dov'era stato trovato dai soccorritori con un principio di ipotermia.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore