Truffa "fondi Giovanardi", Mimmo Srour: "Tengo alla reputazione, basta a processi mediatici"

27 Settembre 2011   20:08  

"Sono incredulo, voglio essere sentito, dopo una vita spesa per essere corretto ci tengo alla mia reputazione visto che mi stanno processando sulla stampa". E' lo sfogo dell'ex assessore regionale e provinciale dell'Aquila Mimmo Srour, di professione ingegnere, uno dei tra indagati nell'ambito dell'inchiesta sul presunto tentativo di truffa relativo a circa 9 dei 12 milioni di fondi per il sociale stanziati dal dipartimento Politiche per la famiglia.

Srour che stamattina si e' presentato in Procura per chiedere di essere sentito dal Pm titolare dell'inchiesta, Antonietta Picardi, ha spiegato di non aver ricevuto alcun provvedimento e di aver appreso del suo coinvolgimento dalla stampa.

"Associare il mio nome a questo fatto giudiziario - ha concluso - e' inaccettabile".

L'inchiesta dalla Procura della Repubblica dell'Aquila ha portato agli arresti domiciliari Fabrizio Traversi, 62 anni, romano, dipendente della Presidenza del consiglio dei ministri, e Gianfranco Cavaliere, 36enne medico aquilano, accusato di aver tentato di distrarre fondi attraverso un sistema di onlus, fondazioni ed associazioni ed ingannando rappresentanti istituzionali, tra cui molti sindaci.

Gli avvocati difensori dei due arresti ancora non hanno presentato istanze di revoca della misura degli arresti domiciliari.

Sempre stamane negli uffici della procura si e' presentato il capo della segreteria dell'ufficio del commissario per la ricostruzione, Antonio Morgante, componente della commissione che ha esaminato i progetti sul sociale e stilato la graduatoria inviata al Dipartimento Politiche per la famiglia, bloccate poi dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Carlo Giovanardi. Morgante che in piu' di una intercettazione comparsa nell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip del tribunale dell'Aquila, Marco Billi, sottolinea l'inattendibilita' di Traversi, era stato gia' ascoltato dal Pm prima che venissero effettuati gli arresti.

Morgante ha consegnato alcuni documenti, conseguenza proprio di accordi presi dopo la prima audizione come persona informata sui fatti. L'attivita' della commissione esaminatrice dei progetti non e' entrata nell'inchiesta.

Gli altri due indagati dell'inchiesta sono il sindaco di San Demetrio ne' Vestini (L'Aquila), Silvano Cappelli, 40 anni, e il sociologo dell'Eurispes Nicola Ferrigni, 35 anni, di Morlupo (Roma). Proprio Cappelli ha chiesto ed ottenuto dal pm di essere ascoltato. L'interrogatorio e' stato fissato per il 29 settembre.


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