Truffa "fondi Giovanardi". il millantato credito di Traversi e Cavaliere

Si accreditava come consulente del sottosegretario Gianni Letta, Fabrizio Traversi, il 62enne romano finito agli arresti domiciliari per tentata truffa ai danni dello Stato insieme a Gianfranco Cavaliere, il figlio del capogruppo Pdl al Consiglio comunale dell'Aquila che, pare, entrasse e uscisse dall'ufficio del sottosegretario Carlo Giovanardi come se fosse casa sua.

I due avevano architettato un sistema finalizzato ad accaparrarsi i 12 milioni di euro, o almeno una parte di essi, stanziati dal governo per la ricostruzione sociale.

Il tutto, si basava su quello che nel Codice penale si chiama “millantato credito”. È così che i due, riuscirono a ottenere l'adesione della Curia e poi della Provincia dell'Aquila, ai tempi in cui era assessore Mimmo Srour, anch'esso indagato, alla Fondazione “Abruzzo solidarietà e sviluppo”.

Ma di millantato credito, secondo l'accusa, si è trattato anche nei confronti dei ministri Giulio Tremonti e Raffaele Fitto e del sottosegretario Letta.

Emblematico, il tono col quale Traversi chiama palazzo Silone pretendendo di parlare col capo segreteria del commissario Chiodi: “Sono il consigliere Traversi, presidenza Consiglio dei ministri, sono il consulente economico di sua eccellenza Letta, e si sturi le orecchie”.

E tra le accuse, c'è anche quella di tentata estorsione ai danni di Angelo Taffo, presidente regionale della Cna, al quale avrebbero spillato 10mila euro.

Tra la gran mole di intercettazioni telefoniche emerge anche una presunta influenza massonica, con Traversi che parlando a Cavaliere esplicita “una comune affiliazione alla Loggia Massonica del Grande Oriente”.

Ma ora, mentre le indagini proseguono, anche per verificare quanto siano stati davvero inconsapevoli i vescovi Molinari e D'Ercole, l'erogazione dei fondi è stata bloccata dal sottosegretario Giovanardi: per gli aquilani, oltre al danno la beffa.

servizio Marco Signori
montaggio Marialaura Carducci