Truffa "fondi Giovanardi", oggi udienza riesame. Dalle intercettazioni nuove trame di Traversi

In queste ore al tribunale di Bazzano, Fabrizio Traversi e Gianfranco Cavaliere, agli arresti domiciliari dal 22 settembre scorso con l'accusa di tentata truffa con la Fondazione,  compariranno davanti al Riesame dopo aver avanzato richiesta, tramite i loro avvocati, di revoca della misura cautelare.

Intanto emergono ancora nuovi particolari delle intercettazioni dei due arrestati. E non mirava solo ai soldi la coppia Traversi-Cavaliere, aveva obiettivi anche più “sofisticati” e qui la mente è soprattutto Traversi. In una delle molteplici intercettazioni parla così “Io li metto per adesso dentro la vecchia scuola elementare di San Demetrio, poi sposto tutto su palazzo Cappelli (proprietà dell’arcidiocesi)...per quanto riguarda invece i laboratori, li spostiamo a Magliano...mi sa che pure Magliano è stata toccata dal terremoto un pochetto...”. Traversi tentava di creare un organismo finanziaria appena ricevuto i soldi dei fondi Giovanardi che avrebbero intascato grazie alla Fondazione creata, si scoprirà poi, ad hoc.

Il centro di cui Traversi parla doveva doveva essere cofinanziato da Cnr e Assut, ditta farmaceutica definita “finanziatrice” di Cavaliere.

Traversi qui ha in mente manovre per la detassazione e continua ad architettare i suoi programmi in una telefonata con il capo della segreteria del commissario per la ricostruzione Antonio Morgante, stretto collaboratore di Chiodi e persona sentita dalla Procura perché informata dei fatti, ma estranea a qualsiasi implicazione giudiziaria. Proprio con il centro ricerche, secondo l'accusa, gli arrestati volevano “ingraziarsi” Morgante.

Traversi: “La presidenza e la direzione generale la mettiamo all’Aquila, che è detassata...”. Morgante: “Certo”. Traversi: “..e i laboratori li mettiamo a Magliano, quelli che possiamo mettere”. Morgante: “Certo...c’è anche la possibilità di poterli mettere, ovviamente...”. Traversi: “...eh, ma poi ti devo parlare, perché c’ho un’ideuccia in testa, dove avrei alleati tedeschi e francesi”. Morgante: “Mmhh”. Traversi: «...perché in Italia manca un laboratorio per il controllo della sicurezza d’uso dei dispositivi di protezione individuale da usare in montagna, corde, caschi...e vorrei fottere la Valle d’Aosta che già si sta mettendo in pista...essendo l’Abruzzo zona terremotata...ti piace l’idea?». Morgante: “Vabbè, poi ne parliamo con calma”.

Morgante presto diventerà ostile a Traversi e Cavaliere e li definirà poi “di una pericolosità assoluta”.