Tutto pronto per le primarie del Pd, nulla o quasi per le alleanze

Verso le elezioni regionali

04 Ottobre 2008   10:12  

I partiti si preparano per la cmpagna elettorale in vista dell'appuntamento del 30 novembre e del primo dicembre, nel quale gli abruzzesi saranno chiamati a rinnovare il Consiglio regionale e dare un nuovo governo alla regione.

Mentre l'Italia dei Valori già apre i comitati elettorali per lanciare Carlo Costantini, il Pd è ancora alla ricerca di un'alleanza.

Da un lato l'Udc, dall'altro la sinistra e l'IdV, che in questo momento sembrano essere vicini come mai. La sinistra andrà divisa, sembra ormai chiaro, almeno stando alla volontà del PdCI, che vede la lista unitaria come la volontà di favorire un solo esponente: basta dare uno sguardo alle preferenze del 2005 dei candidati dei partiti della sinistra per capire a chi si riferisce il partito di Diliberto.

Tappa importante e sicura, in una strada in realtà ancora incerta, quella di domani per il Partito Democratico, scadrà alle 18 la possibilità di presentazione delle candidature. Metodo democratico, stando a quanto vanno ripetendo gli esponenti Pd in questi giorni, ma che ha il sapore della farsa: basta leggere  i regolamenti regionale e provinciale sul sito del partito; oltre ai candidati regolarmente eletti, ci sarà infatti una parte di candidati inseriti, per così dire, fuori quota, indicati "direttamente" dal partito. Vorrà dire che la ristrettissima classe dirigente metterà comunque "i suoi", che magari, anzi senza dubbio, saranno quelli sostenuti dai dirigenti, minimizzando così la volontà popolare espressa nelle primarie. Aggirando così anche l'eventuale esclusione, da parte del popolo, degli ormai discussi indagati, che se mai dovessero uscire dalla porta delle urne, rientrerebbero dalla finestra delle oligarchie di potere.

Fronte delle alleanze. L'ex sottosegretario Lolli ha detto ieri a Pescara che "il candidato dell'Udc puo' essere anche quello giusto, purche' sia frutto di una scelta condivisa", stessa pretesa, d'altra parte, avuta nei confronti del partito di Di Pietro, che mentre gli altri gongolavano, ha scelto il proprio candidato in tempo utile, senza sempre dover aspettare l'ultimo giorno.

Nel Pd, sempre per bocca di Lolli, ci si auspica di "fare il possibile per evitare di riconsegnare l'Abruzzo alla destra", consci evidentemente che in questi tre anni non si è costruito altro che una riconquista del governo da parte del centro destra.

Regna, insomma, ancora la calma piatta all'interno del Pd, sempre Lolli si è infatti detto d'accordo con Dario Franceschini sul tema delle alleanze, cioe' di non affrettare i tempi; probabilmente nell'inconsapevolezza della data del voto, fissata fra otto settimane.

In attesa quindi di capire quali saranno gli schieramenti in campo, ovviamente nel centro sinistra, perchè il centro destra corre spedito per la sua strada, non ci resta che aspettare lunedì per sapere quali saranno i candidati del Pd al Consiglio regionale, nelle quattro circoscrizioni provinciali.

(MS)

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