UDEUR: ACETO SU PASSAGGIO DI STANISLAO DAI DS

04 Ottobre 2007   11:45  
"Leggo da diversi giorni sui quotidiani della sorpresa, delle perplessita´ e dello smarrimento manifestati da alcuni esponenti dei DS, dopo l´ufficialita´ del passaggio, a loro dire ´anomalo´, dell´amico Augusto Di Stanislao nel nostro Partito". Lo afferma il segretario regionale Udeur Liberato Aceto. "La cosa che li sorprende di piu´ non e´ tanto che la loro formazione politica perda un valido consigliere regionale, ma che lo stesso possa aver aderito ad un Partito del centro moderato. Un po´ come dire - ha continuato Aceto - che se Di Stanislao fosse rimasto nei DS per poi confluire nel Partito Democratico avrebbe avuto piena legittimita´ ad intraprendere un percorso politico lineare insieme ad esponenti politici moderati e centristi come D´Alfonso, Ginoble, Mazzocca e Roselli, tanto per citarne alcuni; per questo nessuno si sarebbe stupito e men che meno scandalizzato. Mentre aderendo all´UDEUR avrebbe determinato una profonda delusione nei suoi elettori avendo sposato la causa di un progetto politico moderato e centrista. "La verita´ - rileva Aceto - e´ che in politica, come del resto nella vita, situazioni predefinite e durevoli nel tempo non esistono. Quando ci si trova di fronte a nuovi percorsi bisogna avere il coraggio di fare delle scelte. Nella fattispecie cosi´ come e´ da rispettare chi per propria convinzione percorre la strada che porta al Partito Democratico, alla stessa stregua merita rispetto chi sposa il progetto politico di un Partito come il nostro. L´UDEUR in questo senso pretende pari dignita´, ed e´ pronto ad accogliere quanti non riconoscendosi nel progetto costitutivo del PD, vogliono affrontare insieme a noi nuove sfide per un riformismo moderato. Proprio per questo - conclude Aceto - nel corso della nostra II Conferenza Programmatica che terremo nel mese di novembre, approfondiremo le tematiche che interessano gli abruzzesi (sanita´, problema dell´acqua, riforma degli enti, riduzione dei costi della politica, sostegno agli artigiani, ai giovani, agli anziani etc.). Per far questo dovremo confrontarci anche con le associazioni di categoria e le forze sindacali in modo da sviluppare delle linee guida che accompagneranno la nostra azione amministrativa". (AGI)

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