Sospendere per due anni le maggiorazioni dell'Irpef regionale e comunale ai cittadini colpiti dal sisma e quelle dell'imposta sulle attività produttive. E' la proposta che avanza la Uil, indicandola come "un modo concreto ed immediato per sostenere il reddito delle famiglie, oltre a dare aiuti alle imprese" in un territorio "che rischia di pagare due volte gli effetti della crisi". "Chiediamo di congelare, per i cittadini residenti in queste zone, la maggiorazione dello 0,5% dell'Irpef regionale e dell'1% dell'Irap alle imprese", affermano il segretario confederale Guglielmo Loy ed i segretari generali Uil Abruzzo e L'Aquila, Roberto Campo e Pietro Paolelli. "Amenti - dicono - scattati automaticamente a causa del deficit della sanità abruzzese". Così come a livello comunale, proseguono, "invitiamo a congelare le attuali aliquote dell'Irpef, deliberate da 63 Comuni, che nella provincia dell'Aquila ammontano mediamente allo 0,39%". In questo modo, secondo i calcoli della Uil, si potrebbero concedere benefici economici diretti, equivalenti a 135 euro annui medi per ogni contribuente residente in questi comuni.
