"#Uber Vaff......": Sesto Giorno Di Protesta, #Tassisti Davanti #Montecitorio

Da oggi alla Camera la discussione del Milleproroghe

21 Febbraio 2017   10:20  

Per il sesto giorno consecutivo il servizio taxi è fermo e a Roma stanno arrivando da tutta Italia i tassisti: piazza Montecitorio è già piena. Uno striscione recita 'Il servizio pubblico taxi non è in vendita '. Comincia infatti oggi alla Camera la discussione del Milleproroghe contenente un emendamento che, secondo la categoria, deregolamenta il settore.

Alle 15 è previsto l'incontro tra i sindacati dei tassisti è il ministro Delrio.

Taxi fermi a Roma e a Torino in attesa dell'incontro con il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio. Un nuovo presidio autorizzato è in corso in piazza Castello, a Torino. Circa 200 autisti raggiungeranno Roma. Saranno tre i rappresentanti torinesi della categoria al tavolo nazionale.

Ma non sono solo i tassisti a manifestare a piazza Montecitorio, dove si sono dati appuntamento anche gli ambulanti. 

"Con l'emendamento approvato in Commissione Affari Costituzionali al Senato il settore del commercio ambulante è di nuovo precipitato nell'incertezza - spiegano in una nota -. Gli avviamenti aziendali, ad esempio, sono stati azzerati: un incubo per 196.000 imprese.

Con questa politica sbagliata, il Governo ha fatto sì che l'Italia (e la Spagna, solo in parte) sia l'unico paese d'Europa ad aver incluso gli operatori del commercio su aree pubbliche nella direttiva.

A chi dice che non possiamo non assoggettarci alla Bolkestein diciamo 'basta bugie'!" "Non accetteremo passivamente che ci venga sottratta la nostra attività, avviata e fatta crescere con tanti sacrifici - concludono gli ambulanti -. Le istituzioni sono ostaggio delle liti interne del primo partito di maggioranza: mentre il presidente del Pd Orfini lancia appelli per bloccare i bandi, il suo partito non lo ascolta. E mentre il Pd litiga, un'intera categoria commerciale viene precarizzata, lasciata nell'incertezza, indebolita fino all'annientamento".

 

Taxi: ecco l'emendamento che ha scatenato la protesta

Un nuovo slittamento, fino al 31 dicembre 2017, all'entrata in vigore delle misure che limitano i servizi di noleggio con conducente (Ncc): è quanto prevede l'emendamento al dl Milleproroghe che sta scatenando la protesta dei tassisti.

La proposta di modifica, a prima firma della senatrice Linda Lanzillotta (Pd), specifica dunque quanto già previsto dal testo approvato dal governo che prevede una proroga al 31 dicembre 2017 del termine per l'emanazione del decreto del Ministero delle infrastrutture contro l'esercizio abusivo del servizio taxi e del servizio di noleggio con conducente.

Decreto ministeriale che dovrebbe, spiegano i tecnici del Senato nel dossier, definire anche "gli indirizzi generali per l'attività di programmazione e di pianificazione delle regioni, ai fini del rilascio, da parte dei Comuni, dei titoli autorizzativi".

Tornando all'emendamento approvato in commissione, il testo proroga a fine anno per il servizio di noleggio con conducente l'entrata in vigore del "divieto di sosta in posteggio di stazionamento su suolo pubblico nei comuni ove sia esercito il servizio di taxi.

In detti comuni i veicoli adibiti a servizio di noleggio con conducente possono sostare, a disposizione dell'utenza, esclusivamente all'interno della rimessa".


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