Una centrale nucleare ad Ortona?

La denuncia di un comitato civico

09 Settembre 2008   13:48  

Antonello Tiracchia portavoce del movimento NUOVO SENSO CIVICO scrive su segnalazione della professoressa Maria Rita D’Orsogna della Los Angeles University.
"Brigitte Blechinger e Lutz Nieberger della società tedesca Butting (specializzata nella costruzione di tubi speciali per l’industria petrolifera e nucleare) in un comunicato rivolto ai loro clienti ed azionisti scrivono testualmente, riferendosi all’insediamento petrolifero dell’ENI a Miglianico :
“…
I nostri tubi Bubi sono già stati inviati. La scadenza finale e' la 28esima settimana dell'anno….(luglio 2008 n.d.r.). I tubi saranno usati con normale tecnologia di scavamento del terreno. …Il nostro cliente finale e' l'ENI, una delle più grandi ditte petrolifere integrate del mondo. IL MAGGIOR PROGETTO DELL'ENI in questo momento è nella zona centro meridionale degli Appennini, vicino Ortona, in Italia dove sorgerà un impianto di trattamento petrolifero in un giacimento on-shore. L'impianto e' parte di un GRANDE progetto di sviluppo petrolifero di cui faranno parte un impianto di desolforizzazione, tecnologia per trivellare e una  STAZIONE ENERGETICA NUCELARE.
L'inizio della produzione (della raffineria n.d.r) e' fissata per la fine del 2008.
Durante i periodi di maggior produzione, a cui si giungerà all'inizio del 2009, circa 7,000 barili di petrolio e 190,000 metri cubi di gas verranno processati....”
L’Eni a quanto pare, nonostante la legge regionale n.2 del 4 marzo 2008 e la non disponibilità dei terreni dove costruire la raffineria, procede spedita nel suo progetto mentre la Medoil (emanazione italiana della MOG inglese) prevede di iniziare ad estrarre il petrolio dal pozzo Ombrina Mare 2 a circa tre chilometri e mezzo dalla costa tra San Vito e Rocca san Giovanni entro ottobre con un impianto che farà la desulfurizzazione direttamente in mare.
Adesso la Butting soddisfatta per la fornitura all’ENI parla anche di una Nuclear Power Station (in pratica una centrale nucleare).
E tutto questo mentre in Abruzzo le prossime elezioni spingono intere schiere di candidati ed esponenti politici di ogni colore a dichiararsi pubblicamente contrari alla raffineria di Ortona!
Evidentemente senza sapere di cosa stanno parlando o, per restare in argomento, “non sanno un tubo!”.

NUOVO SENSO CIVICO invita i Media ad approfondire questa vicenda e chiede formalmente agli esponenti politici ed alle strutture regionali preposte alla gestione e tutela del territorio quanto segue.
- Le Autorità di Governo regionale sono al corrente di piani per l’insediamento di centrali nucleari sul territorio abruzzese? Se si, chi come e quando ha avallato tali scelte.
- È stata svolta dalle Autorità Regionali una campagna di informazione rivolta ai cittadini sulle attività petrolifere, ed ora sembra anche nucleari, esercitate da compagnie italiane e straniere sul territorio abruzzese come previsto da Agenda 21 e dalla Conferenza comunitaria di Aahrus totalmente recepita dall’Italia nello spirito e nei fatti attraverso specifiche leggi dello Stato?
- Chi ha autorizzato la continuazione dei lavori per la costruzione della raffineria dell’ENI di Ortona, il così detto centro oli (che dovrebbero essere sospesi in base a quanto stabilito dalla legge n. 2 del 4 marzo 2008)?
- Se la costruzione del così detto centro oli è stata sospesa perché i lavori per la trasformazione di Ortona in porto petrolifero continuano? Chi finanzia questi lavori destinati ad attività imprenditoriali gestite da Aziende private anche straniere?
- Infine vogliamo sapere se la Regione ha attivato azioni legali a tutela del territorio e dell’ambiente nei confronti dei titolari delle concessioni per l’estrazione del petrolio e gas in mare come è già avvenuto nell’Alto Adriatico dove la Regione Veneto ha fatto sigillare dietro azioni della magistratura pozzi e piattaforme perché non conformi alle leggi e norme vigenti in materia di salute e salvaguardia del territorio".

 


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